Via l’Esercito, in Via Padova la sinistra schiera gli psicologi

Fabrizio c'è Milano

Milano 24 Marzo – Quando Pisapia vinse nel 2011 promise che Via Padova sarebbe diventata un modello di integrazione. Oggi, mandato via l’Esercito e fermati i controlli incrociati dei Vigili Urbani sui residenti effettivi, basta Rifiuti ingombranti per strada in via Arquà a Milanofarsi un giro per capire che si sono aggravati i problemi di degrado: dalle discariche abusive in Via Arquà e via Clitumno, alla prostituzione in Via Mosso. Sempre più numerose sono poi  le occupazioni abusive, mentre cresce il numero di appartamenti affittati a decine di stranieri con un sovraffollamento intensivo. È aumentata la “ghettizzazione” di alcune parti di Via Padova che si è trasformata da multietnica a monoetnica con conseguenti tensioni sociali. Infine sono rimasti sullo sfondo e irrisolti sia il restauro del Parco Trotter sia i problemi trasportistici dei quartieri a nord di Via Padova.

Bene, in questo quadro desolante, la Amministrazione arancione, tramite il Consiglio di zona 2, ha deciso di sostenere con un finanziamento l’iniziativa degli psicologi di strada. Un gruppo di psicologi, iscritti all’Ordine, fornirà un servizio consulenziale che, scrive Repubblica, consiste nell’ascoltare residenti, comunità straniere per comprenderne sia i  problemi che le aspettative.
Niente esercito e forze dell’ordine,  ma psicologi dunque in Via Padova, dove accoltellamenti e furti si susseguono.
Il popolo ha fame diamogli delle brioches dicevano gli antenati dei radical chic. La gente ha paura, facciamole incontrare  gli psicologi così le passa, è invece l’idea della sinistra radicalchic che governa Milano.
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Fabrizio De Pasquale, Consigliere comunale di Forza Italia

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