Milano 27 Marzo – Come puoi garantire più sicurezza a Milano se pensi che ci sia troppo allarmismo, troppa strumentalizzazione, sulla questione sicurezza?
A sentire il candidato Sala, l’Assessore alla sicurezza Granelli e tutto il PD, nel dibattito politico si parla troppo di sicurezza, di degrado. Si semina paura anziché applaudire ai grandi risultati realizzati da Pisapia e Granelli.
Insomma la tesi sarebbe questa: i politici di centro destra sollevano a sproposito il tema, e così, aiutati dai mass media (che sono in gran parte vicini al centro sinistra!), suggestionano i milanesi che cadono vittime della propaganda.
Ma come è possibile credere in una simile teoria? Significa forse che i politici di sinistra frequentino poco bar, mezzi pubblici, quartieri popolari, mercati dove la principale preoccupazione del popolo pare essere la scarsa sicurezza dei propri beni e lo scarso rispetto di norme e regole di civiltà?
Certo, in questo momento la sinistra occupa e frequenta le stanze del potere più che il popolo, ma non può essere questa la ragione di tanta sottovalutazione delle paure diffuse nel popolo.
Forse la ragione è invece nella ideologia, nella cultura, nella storia della sinistra milanese. Una sinistra che, dopo l’annientamento della parte riformista degli anni 90, è rimasta basata su ex, post comunisti, su reduci del sessantotto che poi hanno sposato le mode ambientaliste, arancioni, cattoliche di sinistra.
E per queste culture politiche esiste un principio di base: il terzo mondo ha sempre ragione, i migranti sono degli sfruttati da cui noi dobbiamo farci perdonare chissà quali colpe. E anche i criminali italiani sono una colpa della società, non sono responsabili personalmente dello loro scelte che dipendono invece da una società sbagliata.
Per questo la sinistra non capisce la legittima paura chi vuole difendere la sua proprietà privata dalla escalation di furti e reati predatori.
Per questo non comprende il timore di migliaia di anziani barricati in casa per timori di occupazioni, per paura di essere depredati della pensione, per paura di non poter criticare i brutti ceffi che usano i quartieri popolari per i loro traffici (racket, droga, prostituzione).
Per questo non capisce quanto sia irresponsabile, in questo momento storico, far diventare delle enclave musulmane alcuni quartieri come San Siro, Lorenteggio, Stadera, dove oggi servirebbe più controllo sociale.
Niente da fare, la sinistra va avanti con le sue convinzioni dettate dalla ideologia: i centri sociali occupano per “bisogno”, le donne che hanno paura a salire sulla 90/91, sono grette razziste; non facciamo abbastanza per integrare i rom; dobbiamo accogliere tutti nonostante la disoccupazione giovanile sia al 40%.
E allora avanti con la teoria della delinquenza “percepita” mentre la città sarebbe sicura.
E invece è ora di dire basta a questo grande abbaglio. La sicurezza è l’altra faccia della nostra libertà. È il primo diritto che dobbiamo garantire alle persone deboli e fragili, a chi vive in periferia. Al futuro della nostra grande Milano.
Fabrizio De Pasquale, Consigliere comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.