Milano 27 Marzo – E’ che ti guarda con l’aria di chiederti: “Ma tu chi sei? Da dove vieni? Sai chi sono?” Con quel distacco che separa il privilegiato dall’uomo qualunque, con quella spocchietta sotto il naso importante, con quella sicurezza che, se si è di sinistra, si deve avere. Per l’appartenenza ad una parte politica che, nell’immaginario collettivo, è superiore ai comuni mortali per moralità e intelligenza, ma che nella pratica quotidiana ha squadernato ipocrisia, illegalità, miseria umana. Ma Sala è “un animale pensante” che si ritiene al di sopra anche di quella sinistra che già abita nell’Olimpo, per un Ego smisurato a cui si dovrebbe perdonare tutto, a cui tutti dovrebbero inchinarsi in adorazione. Chiedergli i conti dell’Expo? Rilevare quanti voti cinesi hanno determinato la sua vittoria alle Primarie? Eccepire, dopo le tante professioni di fede, che il rosso e l’arancione non sono i suoi colori preferiti? Sindacare quanta sinistra ha nel suo DNA? Dubitare del suo “pensiero” forte e programmatico su Milano? Ma allora non si è capito niente del “mostro” Sala, della sua capacità di reinventarsi, del suo opportunismo mimetico. “Sono come tu mi vuoi…sono gay, alternativo, antagonista, a sinistra della sinistra, compare di Cl, amico di Renzi, manager, plebeo..ti basta per votarmi?”.
E se la fisiognomica ha un senso, quel sorriso perennemente assente, gli occhi a scrutare il vuoto, la fronte arricciata di rughe e di pensieri ben nascosti, le labbra avare e strette, il naso imperioso, i gesti inesistenti, danno il senso di una persona senza empatia, fiera del mondo che racchiude nel suo Ego smisurato. Il resto è banalità da manipolare secondo opportunità. Il resto è il tempo che occorre far passare per veder sancito dal voto un diritto che già il suo Ego sa di meritare: essere il padrone di Milano.
Vedere per credere la gallery di foto di seguito riportata.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano