In Via Cassoni donne trattate come a Colonia ma nessuno interviene

Cronaca

Milano 1 Aprile – Nelle aule della fatiscente palazzina che ospitava l’ex Scuola Silvio Pellico (all’angolo tra Via Cassoni e Via Mantegani) si annida lo stesso desiderio di prevaricazione cui sono state vittime centinaia di donne il capodanno passato a Colonia e nessuno sembra preoccuparsene, salvo le residenti del luogo che ne sono state vittime. – Attacca Silvia Sardone, Coordinatrice del Dipartimento Regionale Sicurezza  di Forza Italia e candidata alle comunali di Milano – L’edificio, ora di proprietà di BNP Paribas, versa da tempo in totale stato di abbandono ed è attualmente occupato da una trentina di giovani magrebini che trascorrono le giornate spacciando e giocando a pallone nei giardinetti di via Cassoni.

IMG_5285Nonostante i cittadini abbiano più volte segnalato alle autorità la loro presenza, le attività illecite che svolgono, i furti di cui sono stati vittime, l’impossibilità di frequentare il parchetto, che doveva essere dedicato ad anziani e bambini e su tutto, le molestie verbali e i palpeggiamenti di cui sono state vittime alcune donne che passavano di lì, in cinque anni la pubblica amministrazione non ha fatto nulla pur disponendo nel regolamento edilizio di tutti gli strumenti necessari per sequestrare e mettere in sicurezza un immobile abbandonato.

IMG_5280Come al solito – continua la Sardone – la giunta Pisapia non muove un dito se non accadono gravi fatti di cronaca e anche in questo caso,  come in altri denunciati in passato, ci sono tutte le premesse necessarie succedano. Il rischio di violenze sessuali, viste le tante segnalazioni di molestie, è dietro l’angolo. Deve esserci un limite anche per la coscienza di chi all’apparenza non ce l’ha e ce ne vorrà tanta di faccia tosta in questo caso per trincerarsi dietro un “non sapevamo” o un “non potevamo fare nulla”. L’amministrazione pur essendo a conoscenza delle occupazioni e avendo promesso soluzioni nulla ha fatto nonostante le tante lamentele dei residenti.

Milano Post

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