Milano 1 Aprile – Le vorremmo tutti più telecamere in città se servissero a renderci più sicuri. Peccato, però, che il Comune di Milano usi il metodo “Grande Fratello” non per garantire ai suoi cittadini passeggiate serali o running nei parchi in tutta serenità, ma semplicemente per fare cassa. Sono di questi giorni i dati sulle contravvenzioni del 2015: rispetto all’anno precedente, Palazzo Marino ha incassato ben 51 milioni in più per un totale di 188 milioni di euro di introiti. Tradotto in unità di misura più facilmente comprensibili significa, grossomodo, 10 mila multe al giornoe 358 euro al minuto (come calcola ilCorriere della Sera) sborsati dai milanesi. Pazzesco. Come mai così tante contravvenzioni? I “ghisa”, cioè i vigili meneghini, sono degli stakanov del verbale? No, semplicemente la giunta Pisapia ha deciso di utilizzare le tecnologie per rimpinguare il bilancio:sette multe su dieci, infatti, sono opera delle telecamere, degli occhi elettronici piazzati ogni metro per presidiare Area C, le corsie preferenziali, le zone a traffico limitato e per controllare la velocità.
L’assessore competente, che è anche l’assessore alla Sicurezza, “giustifica” la massiccia presenza di telecamere con la diminuzione degli incidenti rispetto agli anni precedenti. Ma, mentre resta da dimostrare che le due cose siano legate da rapporti di causa ed effetto, resta il fatto, però, che le spiate per far quadrare i conti hanno il sapore della vessazione. Tralasciando chi è ancora in causa per aver preso centinaia di euro di contravvenzioni in alcuni punti critici della città (il cavalcavia del Ghisallo è solo uno dei tanti esempi), resta il fallimento politico-amministrativo: il Comune, che dovrebbe garantire la sicurezza dei suoi cittadini, li spia, invece, per darsi lo stipendio. Anzi, per darlo ai vigili urbani di modo che possano fare altre multe. Un cortocircuito a svantaggio dei milanesi. Dei quali, invece, la nuova giunta che uscirà dalle Comunali del 2016, si dovrà occupare,soprattutto in termini di sicurezza e misure anti-terrorismo. Allora, facciamo una proposta: perché non convertire quelle telecamere cambiando loro destinazione? L’Assessore Granelli, la scorsa estate, ha promesso l’arrivo di 300 nuovi apparecchi per la sicurezza. Perché invece non risparmiare togliendo qualche inutile autovelox? Si può fare.
Gemma Scortese (L’Intraprendente)
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