Parisi: Moschee, serve una legge nazionale

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Milano 2 Aprile – “L’apertura delle moschee non si risolve a livello cittadino: va sospesa ogni decisione in attesa di una legge nazionale” così ha dichiarato questa settimana Stefano Parisi, il nostro candidato sindaco per Milano. E’ la pura verità. In Regione Lombardia abbiamo perfino approvato una legge per tamponare la situazione. La Corte Costituzionale si è messa ovviamente di traverso contestandone la legittimità su aspetti marginali e costringendoci ad alcune modifiche. Ma è evidente che si tratta di misure poco rilevanti per quello che le competenze legislative regionali ci possono permettere di fare. Rimane sullo sfondo il fatto, incontestato e incontestabile, che le moschee possono essere momento di aggregazione di terroristi. La posizione di Forza Italia garantisce da sempre la libertà di culto e accetta l’integrazione di chi vuole vivere in Italia rispettando le nostre leggi e le nostre regole, lavorando onestamente; siamo convinti che è meglio avere moschee frequentate da persone che vogliono integrarsi, rispettose del Paese che le ospita, piuttosto che luoghi di culto nei sottoscala o in negozi dove passa di tutto. A Milano, non ci si può permettere che un’amministrazione promuova bandi pubblici superficiali e raffazzonati per realizzare nuove moschee: la Giunta Pisapia aveva assegnato la realizzazione di una di esse nell’area dell’ex Palasharp a una realtà musulmana  presente addirittura nella black list di alcuni Paesi. Oggi non si scherza; sono necessari controlli capillari. Serve verificare con certezza anche chi finanzia la costruzione delle moschee per evitare coinvolgimenti con il  terrorismo. Il candidato Sindaco Sala e parte del PD sono del resto perfettamente consapevoli che la Giunta Pisapia ha esagerato spinta dall’estremo impeto tipico di una sinistra radical chic di accogliere chiunque senza se e senza ma. Sul contrasto al terrorismo, dunque, Sala sa di essere in compagnia di personaggi maldestri, ma non potrà evitare i loro condizionamenti. Concludendo: servono regole nazionali certe per evitare pagliacciate come quella dei profughi portati al Campo Base di Expo per poi essere sfrattati altrove dopo soli cinque giorni; serve soprattutto una vera strategia che parta da relazioni internazionali credibili che questo Governo non ha  (e che invece aveva Silvio Berlusconi)”. Lo dichiara Claudio Pedrazzini, Presidente di Forza Italia nel Consiglio regionale della Lombardia, in riferimento alle moschee

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