Milano e Monza: liti e maltrattamenti in famiglia, 5 arresti in 24 ore

Cronaca

Milano 6 Aprile – Le ultime 24 ore hanno visto i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano particolarmente impegnati nella gestione di delicati interventi in ambito familiare, sfociati in episodi di maltrattamenti.

In particolare a Monza, lunedì mattina, i militari sono intervenuti in un condominio da dove alcuni residenti avevano segnalato l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. I militari hanno accertato che un 33enne del luogo, noto per il suo carattere un po’ eccessivo, dopo avere avuto un’animata discussione con la moglie, era uscito in strada e aveva esploso un primo colpo. Quando i Carabinieri sono giunti sul posto, l’indagato li ha insultati e, dirigendo l’arma nella loro direzione, ha esploso altri tre colpi, fortunatamente senza colpire nessuno. L’uomo è stato così bloccato e tratto in arresto. Nella sua abitazione, le forze dell’ordine hanno rinvenuto e sequestrato un fucile da caccia con le canne ed il calcio segati; di fatto un’arma alterata e quindi proibita, oltre a munizioni cal. 12.

A Corsico, alle 15,30 di lunedì è stato tratto in arresto un 34enne cittadino dello Sri Lanka che, nel corso di un’accesa lite con la moglie, di 33 anni, l’ha duramente percossa. I militari hanno accertato una lunga serie di vessazioni ed angherie, che duravano da almeno sette anni e che la vittima non aveva mai denunciato, temendo conseguenze peggiori. Nella circostanza, la 34enne, desiderava lasciare il marito e tornare al Paese d’origine recando con sé il piccolo di tre mesi. L’indagato non ha voluto accettare la separazione e si è scagliato sulla donna. Provvidenziale l’intervento dei Carabinieri, chiamati da una vicina preoccupata dalle grida della donna ed dal pianto del bimbo. A quest’ultima, immediatamente trasportata in ospedale, sono state riscontrate molteplici contusioni al volto ed al torace ed è stata giudicata guaribile con 20 gg di prognosi. Allo stesso modo, anche sul piccolo sono state rinvenute escoriazioni sul torace ritenute guaribili in 7 giorni.  Il bimbo è ritornato tra le braccia della madre mentre l’aggressore è stato accompagnato a San Vittore.

Alle ore 18,00 in Milano, zona Niguarda, un 26enne di origini egiziane, ubriaco, nonostante la moglie – 34enne di origini romene – avesse in braccio il figlioletto di 8 mesi, l’ha percossa. La donna ha raccontato della sua opprimente gelosia e si è sfogata con i militari precisando che il marito la picchiava in quanto non voleva che uscisse di casa. All’atto dell’intervento, l’arrestato ha aggredito gli operanti che lo hanno tratto in arresto anche per violenza a Pubblico Ufficiale, conducendolo a San Vittore.

Sempre a Milano, lunedì notte, in zona Forlanini, un 44enne del luogo, disoccupato, è stato arrestato per aver colpito a calci e pugni la moglie e la suocera, ree di avergli rifiutato l’ennesima elargizione di danaro.

Ed infine, sempre nella tarda serata di lunedì, a Cesano Maderno, una pattuglia di Carabinieri è dovuta intervenire in soccorso di una 30enne del luogo che stava subendo ancora un’aggressione da parte del marito violento. Quest’ultimo, di 31 anni, noto alle forze di polizia per analoghi episodi, è stato sorpreso dai militari mentre malmenava la compagna, accecato dalla gelosia. Anche lui è stato condotto in carcere.

Dall’inizio dell’anno il Comando Provinciale di Milano, nel solo capoluogo, ha svolto ben 126 interventi per “liti in famiglia”, poco più di uno al giorno, con un certo incremento, rispetto all’analogo periodo riferito al 2015, nel quale ne erano stati effettuati 109.

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