Milano 9 Aprile – Entravano nelle chiese spaccando teche e saccheggiando gioielli sacri ed ex voto che adornavano da decenni alcune statue particolarmente venerate ed esposte alla devozione dei fedeli. I delinquenti dall’inizio dell’anno, avevano colpito il Santuario della Madonna della Selva di Fagnano Olona (VA), la Parrocchia di Rosate (MI), il Convento dei Frati minori di Busto Arsizio (VA) e la Basilica di San Martino Vescovo di Magenta (MI).
Proprio in quest’ultima avevano trafugato una collana in oro del valore di 3.000 euro, asportata dalla teca della “Madonna della Vittoria e della Pace”, sulla quale i Carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso , avevano rinvenuto un’impronta digitale. Il suo repertamento e le successive comparazioni hanno permesso agli investigatori dell’Arma l’identificazione di un pluripregiudicato italiano 38enne di Cesate. Inoltre, la ricostruzione dei suoi circuiti relazionali e dei movimenti ha permesso di identificarne il complice, un pregiudicato italiano 33enne di Rescaldina (MI), e di procedere al recupero della collana presso un ignaro compro-oro di Rho (MI).
Presso lo stesso esercizio sono stati rinvenuti altri oggetti sacri, sulla cui provenienza i Carabinieri della Compagnia di Rho hanno sviluppato indagini, associandoli ai furti commessi sul territorio. Sono state ritrovati rosari, numerose targhette per gli ex-voto, collane, crocefissi, bracciali e una coppia di fedi datate 1928. Complessivamente si tratta di monili in oro e argento il cui valore economico superiore ai 5.000 mila euro è assolutamente esiguo rispetto a quello devozionale.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845