Miart, Milano diventa capitale dell’arte

Cultura e spettacolo

Milano 9 Aprile  – Miart numero 21:  fino a domenica si potrà visitare presso FieraMilano City padiglione 3. È la fiera d’arte d’Italia che meglio ha saputo far crescere il suo prestigio a livello internazionale. Sono 154 le gallerie presenti e provenienti da 16 paesi: Austria, Belgio, Corea, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Norvegia, Repubblica Slovacca, Spagna, Stati Uniti, Svizzera e Uruguay. Diretta per la quarta volta da Vincenzo de Bellis, che ha saputo orchestrare la sua trasformazione in evento d’arte stimato a livello globale, sarà con molta probabilità anche l’ultima a portare la sua firma; de Bellis è infatti in partenza per il Walker Art Center di Minneapolis, dove è stato nominato curatore per le Arti Visive dell’istituzione americana. Questa edizione di Miart propone molte novità: la principale è la nuova sezione Decades, un percorso lungo il ventesimo secolo fatto per decenni, frutto di una scelta espositiva che vuole sostenere l’arte storica di qualità del secondo dopoguerra, in particolare di quella italiana. Le altre sezioni, che caratterizzano la fiera dal 2013, sono: Established,  99 espositori suddivisi nelle sottosezioni Master, per le gallerie che propongono artisti storicizzati, Contemporary, dedicata alle gallerie specializzate nel contemporaneo, Emergent, 16 gallerie internazionali focalizzate sulla ricerca delle giovani generazioni, THENnow, 8 coppie di gallerie nelle quali dialogano un artista storico e uno appartenente a una generazione più recente e Object, 14 gallerie attive nella promozione di oggetti di design contemporaneo in edizione limitata e fruiti come opere d’arte. Poi talk, incontri e premi,  perché l’appuntamento ha sempre più il sapore di un festival dell’arte. a città accoglie Miart, con uno straordinario programma di eventi  che coinvolge istituzioni pubbliche, fondazioni e gallerie private. Come l’evento firmato in tandem tra Miart e Fondazione Trussardi, che come sua tradizione occupa location differenti, questa volta entra nell’ l’Albergo Diurno, edificato negli anni ’30 da Piero Portaluppi, affidato al FAI, dove per soli tre giorni ospiterà il lavoro di Sarah Lucas, ex ragazza ribelle della YBA. Segnaliamo poi Studio Azzurro, a Palazzo Reale e Carsten Holler, all’Hangar Bicocca. (Repubblica)

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