Milano 10 Aprile – Parlare ancora di imbrattamento selvaggio per focalizzare il problema sui muri delle scuole “feriti” da scritte, tag e scarabocchi vari. Scriveva Il Giornale “I muri della stragrande maggioranza delle scuole milanesi sono imbrattate da scritte vandaliche. Più del 75% di esse secondo l’associazione Antigraffiti. «Andare in una scuola dove le mura sono imbrattate non è bello e non è educativo sottolinea Ilaria Grazzani, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione alla Bicocca – Gli insegnanti e i genitori dovrebbero attivarsi affinché gli studenti vadano in una scuola decorosa». E la segretaria di Ratake, Fabiola Minoletti spiega che Retake organizza corsi di educazione e lezioni di legalità con l’intento poi di ripulire le scuole. «Purtroppo – conclude – questa è una generazione che cresce nel degrado urbano. E non si rende conto della vastità del fenomeno». Non si rende conto soprattutto per una percezione diffusa di non colpevolezza, considerata la tolleranza e il cattivo esempio dell’attuale Giunta. E allora sporcare diventa espressione di protesta, di autoaffermazione. Ma è questa l’educazione al bello che vogliamo dare ai nostri figli? Urbanfile denuncia gli ultimi episodi “A Porta Genova, in Piazzale Cantore dove si trova istituto Emit Feltrinelli, sporco e abbandonato, oppure in via Benedetto Marcello dove si trova il palazzo, primo Novecento, del Liceo Scientifico Statale Alessandro Volta, imbrattato dalle solite scritte. Oppure ancora in Piazzale Ascoli, dove un altro istituto, il Liceo Virgilio, è terribilmente degradato all’esterno dai soliti scarabocchi degli imbrattamuri.
Qui siamo al Caterina da Siena, in Viale Lombardia, dove nessuno pare preoccuparsi e mantenere puliti i muri dell’edificio scolastico, anzi, qui addirittura i ragazzini sono “costretti” ad imbrattare anche gli alberi, visto che i muri sono oramai completamente scarabocchiati. Possibile che chi dovrebbe dare esempio per un modo di vivere più educato e civile se ne freghi altamente?”