Milano 13 Aprile – Ciao Direttore, qui nell’aldilà dove possiamo passare il tempo a contemplare, abbiamo un punto di vista su quello che accade nel mondo terreno un po’ diverso dal vostro ed io che ancora vi voglio bene, amo darvi qualche spunto perché sempre di più temo che la vostra libertà di pensiero e non solo, venga offuscata dalle necessità.
Orbene, non ditemi che vi è sfuggita la nomina di Pier Camillo Davigo alla Presidenza della Associazione Nazionale Magistrati, ANM.
Se non è così, sbagliate a non replicare con forza pensando che il problema riguardi solo Renzi.
Renzi non sta simpatico nemmeno a me, non foss’altro che ha candidato Sindaco quel pesce freddo lesso di Beppe Sala per il vostro Comune, ma non è questo il punto. Davigo è stato messo su quella poltrona in ragione di tre fatti che hanno rilievo per la prosecuzione della vostra democrazia.
- E’ stato eletto, direttamente o indirettamente poco importa, dagli stessi che hanno voluto il colpo di stato noto alle cronache giornalistiche come “mani pulite”;
- E’ stato eletto per dare successo definitivo a quel processo eversivo che ha come obiettivo l’ elezione della magistratura a potere statuale principale e sovraordinato agli altri, perché sovrasti e controlli con strumenti dittatoriali il paese, per favorire interessi stranieri.
- E’ stato eletto perché possiate continuare a non capire di cosa parlavano Falcone e Borsellino quando si riferivano al terzo livello.
Non lo penso solo io che sono qui da secoli, ma come me ne parlano Sandro, Enrico, Giovanni, Ugo, Bettino, Giulio, Renato, Francesco, Carol e tanti altri ( mi correggo, sono tanti ma non sono altri) che lì da voi hanno avuto un ruolo e che conoscono i fatti che riguardano l’Italia moderna e contemporanea.
Il vostro Davigo, novello Stranamore, vorrebbe annullare la prescrizione dei reati dopo l’inizio dei dibattimenti nei procedimenti penali. Significa che, mi conferma qui un noto penalista papà di un pessimo Sindaco, che chiunque potrebbe rimanere anche 20 o 30 anni sotto processo ed in galera senza avere una sentenza ed a prescindere da qualunque valutazione di merito sull’operato degli inquirenti e dei giudicanti.
Nemmeno ai tempi del Nazareno, quello nato a Betlemme, o a quelli di Socrate, entrambi giudicati colpevoli dalla magistratura del tempo, vigevano simili regole processuali.
Sempre Stranamore ritiene che:
- se i processi durano troppo è colpa degli avvocati;
- se le intercettazioni prive di rilevanza penale vengono pubblicate è colpa dei giornalisti;
- se ci sono troppe inchieste che finiscono nel nulla è perché si commettono troppi reati;
Ieri sera, a questo proposito, ha litigato per davvero, ma educatamente, con paolino mieli che a lungo negli anni ’90 sostenne lui e chi gli stava dietro. Forse invecchiando anche paolino ha capito la cazzata che ha fatto. Lui è più intelligente e capisce prima. Ma voi, quando vi svegliate?
Concludo perche è arrivato Ernest e vado a fami un drink: vi sono rimaste solo alcune aziende competitive e poco altro sul piano economico. Ma avete ancora un popolo che merita di conoscere la verità sulla propria storia prima di decidere del proprio destino.
Stranamore è tornato per impedirlo. Provvedete da soli o deve ridiscendere il diluvio?
Con affetto, Tommaso Campanella
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