Migranti, l’Austria chiude il Brennero. E adesso?

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Milano 15 Aprile – Il governo di Vienna «è deciso a chiudere il passaggio del Brennero, se sarà necessario», ha ribadito ieri sera il ministro degli Esteri asutriaco, Sebastian Kurz (partito popolare Oevp), nel corso di una riunione del gruppo parlamentare regionale della Csu a Berlino (i cristiano sociali, partito bavarese gemello della Cdu di Angela Merkel). Lo scrive il quotidiano tedesco«Passauer Neue Presse», citando fonti vicine al partito.

«L’Italia deve fare i controlli»
Secondo il giovane capo della diplomazia austriaca, l’Italia non può permettersi di far passare i profughi senza controlli. Il calo del numero dei rifugiati dopo la chiusura della rotta dei Balcani dimostra che a tutte le crisi si può dare risposta. Kurz ha poi difeso la linea politica di Vienna nella crisi dei migranti e ha chiesto alla Germania di dare «i segnali giusti» e chiarire una volta per tutte che non tutti i migranti possono passare. Da parte del partito conservatore bavarese è stato espresso apprezzamento per la politica dell’Austria: «Molto di ciò che l’Austria ha fatto nei mesi scorso corrisponde a ciò che auspica da mesi la Csu»«Ciò che sta accedendo fra Austria e Italia non è la soluzione giusta». Lo ha detto il commissario europeo all’Immigrazione, Dimistris Avramopulos, intervenendo durante la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, in riferimento al muro anti immigrati che l’Austria intende costruire al Brennero. In precedenza, durante una conferenza stampa sempre a Strasbuurgo, il capogruppo dei Socialisti e Democratici europei, Gianni Pittella, aveva definito l’iniziativa di Vienna «una spallata inutile e negativa contro l’Europa». L’Austria vuole costruire un muro preventivo contro il pericolo rappresentato da 20-25 rifugiati: «Se non fosse una cosa seria saremmo al ridicolo… Costruendo muri non si risolvono i problemi», aveva detto Pittella.

In costruzione
L’Austria ha cominciato a preparare il terreno per la costruzione di una barriera lungo il confine del Brennero con l’Italia per impedire il passaggio di migranti provenienti dalla penisola. La società austostradale «Asfinag ha avviato i lavori di posa di una tettoia» destinata a dare riparo alle operazioni di controllo, ha indicato un portavoce della polizia della provincia austriaca del Tirolo, Stefan Eder. La data di inizio dei lavori di barriera propriamente detti «non è stata ancora fissata», ha precisato. Il governo austriaco vorrebbe creare entro giugno un dispositivo di filtro di migranti alle sue frontiere con l’Italia e l’Ungheria, così come ha già fatto quest’inverno con la Slovenia. Dopo la chiusura della rotta dei Balcani, Vienna teme una nuova ondata di migranti dall’Italia attraverso il Mediterraneo. Nel corso della sua visita a Roma l’8 aprile scorso, la ministra degli Interni austriaca, Johanna Mikl-Leitner, aveva assicurato che il suo Paese avrebbe “fatto il possibile per evitare la chiusura del Brennero”, inevitabile però se l’Italia non avesse assicurato una rigida procedura di controllo dei migranti.

La prospettiva di una chiusura e di controlli sistematici al confine del Brennero non piace neppure alla Germania, dato che questo passaggio rappresenta un punto nevralgico per il traffico passeggeri e merci tra Nord e Sud Europa. Oggi i ministri degli Esteri e della Difesa austriaci si recheranno a Berlino per discutere della crisi dei migranti. La mossa del governo austriaco arriva in un clima pre-elettorale dominato dalla questione dei migranti. Il prossimo 24 aprile in Austria i cittadini sono chiamati ad scegliere il nuovo presidente della Repubblica. Il ministro degli Esteri austriaco Sebastaina Kurz è oggi a Berlino per un incontro con il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier: la crisi dei rifugiati e la chiusura dei confini saranno al centro dei colloqui, ai quali parteciperanno anche la ministro per la Difesa tedesco, Ursula von der Leyen, e il responsabile del governo di Berlino in materia di integrazione, Aydan Ozoguz. Seguirà anche un bilaterale solo tra i ministri della Difesa dei due Paesi, von der Leyen e Hans Peter Doskozil. Nonostante il flusso di migranti in Germania sia drasticamente crollato a seguito della scelta dell’Austria di chiudere i confini della rotta dei Balcani, questa decisione unilaterale ha suscitato un forte irritazione tra il governo di Berlino e quello di Vienna. Il ministro della Difesa austriaco Doskozil, riporta l’agenzia stampa austriaca Apa, propone «una missione civile-militare-di polizia» che difenda i confini esterni dell’Unione europea. Proposta che presenterà al Consiglio europeo dei ministri degli Esteri il 18 e 19 aprile. Alcuni giorni fra il ministro tedesco per le questioni europee Michael Roth aveva rivolto un appello all’Austria affinché non chiudesse il confine del Brennero, ma cercasse invece una «soluzione comune europea» alla crisi. (DIARIODELWEB))

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