Milano 16 Aprile – La sinistra al governo della città si giustifica, promette, perché non sapeva, nessuno aveva riferito, non erano pervenute lamentele.. All’incontro dell’Associazione “Raggio Crocetta” con le istituzioni e i politici dell’opposizione non trova altre motivazioni per dare una ragione all’abbandono e all’incuria con cui ha dimenticato una zona centrale, complessa e importante di Milano. Eppure sensibilità politica e umana sarebbero state un obbligo. Perché le criticità della zona sono lì da vedere, da constatare ogni giorno, ogni ora. E la geografia della viabilità salta subito agli occhi di chi vuol vedere. Se il presidente del Consiglio di zona 1 Arrigoni afferma “in quest’area per molti anni non ci sono mai state associazioni, ora ce ne sono tre, il che è visto benissimo dal Consiglio di Zona 1 perché le associazioni muovono il territorio” è anche confessare disattenzione e poco rispetto.
Constatare poi, dopo i pesanti rilievi degli intervenuti, che occorre “ allargare i marciapiedi, rivedere la viabilità pedonale, creare spazi dove mettere le moto (ci sono 8.000 posti moto in meno rispetto a quelli che dovrebbero esserci)” è un’osservazione quasi ovvia, ma che cosa hanno fatto negli ultimi anni se il problema rimane? Arrigoni giustifica l’inerzia: “L’allargamento dei marciapiedi è un’operazione molto complessa, anche se è una delle cose che vanno fatte. Fino ad ora si è solo cercato di trovare dei palliativi (fa riferimento all’apertura tra Corso di Porta Romana e Corso di Porta Vigentina).” E Maran dopo 5 anni di assessorato si difende non trovando giustificazioni valide “In questi cinque anni ha fatto una delle attività più impopolari: occuparsi di viabilità. Ha letto il volantino e ha ascoltato gli interventi. Bene l’Associazione perché il quartiere ha caratteristiche che devono essere valorizzate. Bisogna sviluppare un tessuto attivo che porti a un dialogo, porti ad interagire con le istituzioni” Interagire, ascoltare, ma quando? Solo ora si vede la necessità di “creare un tessuto attivo? Ma le istanze degli abitanti sono molteplici: dare respiro ai residenti consentendo, la sosta gratuita negli spazi blu, come avviene in tutta Milano; richiedere di trasformare l’area in questione in” Area 30” (zona a velocità max 30 km/h) essendo una zona ad alta densità con ospedali-scuole-uffici e servizi giudiziari; richiedere un serio impegno del Comune per il recupero degli immobili pericolanti/fatiscenti; sollecitare il completamento dei lavori presso il Policlinico; garantire un accesso agevole per tutti ai servizi adeguando i marciapiedi ed i trasporti pubblici alle esigenze delle mamme con le carrozzine e dei disabili; migliorare il fatiscente e scarso arredo urbano e l’illuminazione della zona; promuovere iniziative culturali per ravvivare il quartiere e a favore del verd; richiedere sperimentazione della riduzione orario dell’Area C dalle ore 14
Interviene Fabrizio De Pasquale, Consigliere di Forza Italia: “Quella che si sta analizzando è una zona con due importanti caratteristiche: ospita importanti istituzioni ed è anche una zona residenziale, ultimamente poi via Orti sta diventando un’area della movida Milanese. Riguardo ai trasporti il programma del candidato sindaco Parisi prevede l’annullamento del pagamento dell’Area C per i residenti. L’l’Area C: non è servita a nulla sul piano della riduzione dell’inquinamento, che segue delle variabili atmosferiche. Ci si chiede quindi a cosa può servire l’Area C. L’aspetto più evidente è che blocca tutte le persone che da fuori Milano vogliono arrivare in piazza Duomo. Secondo Forza Italia una soluzione intelligente è fare terminare l’Area C alle 14:00 – 14:30. In questo modo non si complicherebbe la vita a tutte quelle attività che possono trarre giovamento da un maggiore flusso di cittadini. La seconda questione riguarda i parcheggi: in questi anni c’è stata una crociata ideologica contro l’auto, questo atteggiamento è stato, troppo forzato. Una soluzione potrebbe essere modificare l’accesso alle strisce blu, in modo da consentire ai residenti di parcheggiarvi. Riguardo all’arredo urbano il primo problema in questa zona è sistemare i marciapiedi e ripensare la viabilità. Va fatta un’intelligente strategia per rimuovere le barriere architettoniche. In riferimento agli edifici abbandonati, non capisce perché il Comune non abbia ancora trovato un accordo con le proprietà. Si potrebbero proporre soluzioni che portino investimenti (office, strutture che possono ospitare parenti dei ricoverati in ospedale, etc.). Riassume Mariastella Gelmini capolista di Forza Italia “Occorre risolvere 1) Marciapiedi di via Lamarmora, (ci si deve mettere la testa e trovare le risorse necessarie) 2) Potenziare e razionalizzare l’illuminazione 3) Pagare per andare a casa propria e danneggiare il commercio non va bene. L’Area C è stato solo un introito importante per il Comune, a scapito dei cittadini.
All’incontro hanno partecipato numerosi cittadini, l’On. Maria Stella Gelmini (Capolista F.I.) Fabrizio De Pasquale (Consigliere F.I.) Pierfrancesco Maran (Assessore alla Mobilità) Mattia Sorbi (Comitato Adesso Sala) e il Presidente del consiglio di Zona 1 Arrigoni.
Ha aperto il dibattito Rosetta Locoro (Presidente Associazione Raggio Crocetta)
Moderatore Giampaolo G. Berni Ferretti (Vice-Presidente Associazione Raggio Crocetta)
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.