Milano 17 Aprile – Io vedo cose che tu non vedi, io ascolto discorsi che tu non senti, io amo colori che tu non sai, io sogno musiche che tu non conosci. Io sono Giulio e sono bello e ho un cuore. Il mio mondo non è il tuo, il mio silenzio vola in atmosfere che cantano, ma che tu non sai capire, il mio tempo ha l’infinito del gioco, del sorriso. Ma tu non guardi le mie paure, non sai aspettare le mie conquiste, non condividi le mie emozioni. Ma non è colpa mia se il tuo mondo ha un’altra velocità e vive con il cinismo di una ragione senza il profumo del cuore. Non è colpa mia se rifiuti la poesia dei miei silenzi che aprono traiettorie a te sconosciute.
Ripeto: Mi chiamo Giulio, ho 14 anni, sono affetto da autismo, ma sono anche “altro”! La mia classe oggi è in gita: io no! Nessuno ha avvertito la mia famiglia, quindi…sono andato a scuola e mi sono trovato da solo. Peccato mi sarebbe piaciuto molto passare una giornata all’aria aperta, in pullman, mi piace molto il pullman. Però “qualcuno” ha ritenuto che non era adatta a me questa giornata.
Ci sono rimasto molto male ma non potendo esprimermi a parole sembra che a quel “qualcuno” non importi. Sarei potuto essere felice oggi…. Invece….Invece, ancora una volta, il tuo mondo ha sbriciolato sensibilità e attenzione, ha calpestato i miei diritti. Io sono Giulio e sono bello e ho un cuore. E vorrei regalartelo ogni giorno, se solo ti fermassi ad ascoltarlo.
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