Milano 18 Aprile – Quando si dice insensibilità sociale, si parla di propensione all’indifferenza, spesso al menefreghismo. In questa Milano, con questa Giunta, la difesa per i più deboli è un manifesto solo di parole, è un dimenticare gli ultimi che, per varie motivazioni, si trovano in estrema difficoltà. Ma poi esiste un’insicurezza obiettiva che il “buonismo” ha permesso di dilagare, tollerando soprusi e illegalità. A farne le spese anche i clochard. Riferisce Il Giornale “In linea col passato, anche l’anno scorso le problematiche penali seguite dagli Avvocati di strada sono state meno rispetto a quelle di diritto civile o di diritto dei migranti: un dato che smentisce «il pregiudizio secondo il quale chi vive in strada sarebbe spesso autore di reati», mentre «chi vive in strada è spesso vittima di aggressioni perché è debole e indifeso».
Lo ha fatto notare Antonio Mumolo, presidente nazionale dell’associazione che da anni si dedica alla tutela dei senzatetto, presentando il bilancio sociale all’assemblea nazionale. L’anno scorso 83 persone hanno avuto bisogno di una tutela legale perché sono state aggredite, minacciate e derubate mentre dormivano in strada. «Desta preoccupazione il fatto che questo numero è in netta crescita rispetto allo scorso anno: dal 2013 (45 pratiche) sono più o meno raddoppiati».
Nel 2015 sono state 3.475 persone assistite gratuitamente in tutta Italia. Oltre 700 gli avvocati impegnati quotidianamente in 41 città. Sul fronte dei ricorsi contro fogli di via, problematiche familiari, sfratti, lavoro, sanzioni contro la povertà – rispetto al 2014 – si è verificata una crescita generale delle attività. In un anno le pratiche di diritto civile sono passate da 1.502 a 1.577, le pratiche di diritto dei migranti da 829 a 1.074, le pratiche di diritto penale da 296 a 373. Le pratiche di diritto amministrativo invece sono passate da 330 a 451. Il 56% degli assistiti dagli avvocati di strada sono stati provenienza extra Ue, il 31% italiani, il 13% cittadini Ue. Gli uomini sono stati 2.530 (73% del totale), le donne 945 (27%).
La onlus opera con i propri legali volontari attraverso il proprio sportello aperto il mercoledì e il giovedì dalle 14 alle 16 presso l’associazione Progetto Arca, in via San Giovanni alla Paglia, e presso ilcentro San Fedele in via San Fedele. E ha perfettamente il polso di ciò che accade per strada e di come i senza tetto siano sempre più presi di mira per scippi e aggressioni.
L’associazione, durante la presentazione dei dati del suo bilancio sociale, ha rinnovato la missione sociale della onlus: «Vogliamo dare il nostro piccolo contributo alla costruzione di una società più giusta, in cui tutte le persone siano davvero uguali davanti alla legge e tutti i diritti siano ugualmente tutelati».
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