Se i centri sociali incitano alla violenza contro la Lega Nord, chiediamoci il perché

Milano

Milano 20 Aprile – La sfacciataggine, l’arroganza e l’impunità dei Centri sociali, non finisce mai di stupire. Ma quando la protervia diventa incitamento alla violenza, una riflessione seria va fatta. Perché ricorda tanto quel periodo di piombo che ha insanguinato Milano e l’Italia, perché anche allora la mano armata della sinistra veniva tacitamente tollerata e giustificata, perché “certi vizietti” non muoiono mai, perché questa Giunta non ha mai condannato apertamente l’illegalità diffusa che è il loro comportamento abituale, perché non conoscono il significato e il rispetto delle idee altrui, perché non è tollerabile che un’amministrazione abbia garantito immunità ai violenti.

Ma, forse non ho esaurito tutti i perché. Riporta “Il Giornale”Oggi (ieri ndr) su alcuni bidoni della spazzatura di Milano, in zona Corvetto, sono stati appesi dai centri sociali dei volantini che “incitano alla violenza nei confronti della Lega Nord, dei suoi candidati e dei suoi militanti e simpatizzanti”. La foto sui volantini parla chiaro. Nell’immagine uno dei militanti picchiati la settimana scorsa dai centri sociali durante un banchetto sempre in zona Corvetto e la scritta: “12 aprile 2016, Buon compleanno Lega Nord”. Il riferimento a quell’aggressione finita con due militanti leghisti, una donna incinta ed un pensionato, malmenati e finiti in ospedale. “A Milano si continua a respirare un pericoloso e gravissimo clima di intimidazione verso la Lega Nord ed i suoi militanti e simpatizzanti. Dopo la violenta aggressione da parte dei soliti noti dei centri sociali, la settimana scorsa – dice l’on. Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda – è un esplicito invito alla violenza nei confronti della Lega Nord, dei suoi candidati e dei suoi militanti e simpatizzanti“…”Il tutto nel silenzio complice del centrosinistra – aggiunge Davide Boni, segretario della Lega Nord Milano – che per anni con la sua giunta ha coccolato e protetto questi delinquenti e ora non ne condanna apertamente le loro azioni violente“. Un’altra domanda: perché contro i militanti e i simpatizzanti? A Milano c’è ancora la libertà?

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