Milano 23 Aprile – Perché un Sindaco a fine mandato deve compiere degli atti che precorrono le decisioni che i cittadini dovrebbero invece assumere col voto del 5 Giugno?
La notizia del nuovo concorso per la riqualificazione di Piazza Castello lanciato dalla Giunta qualche giorno fa potrebbe rientrare nella categoria ” annunci pre elettorali”. Uno potrebbe pensare che si tratta del tentativo, fuori tempo massimo, di dimostrare che si farà qualcosa di buono laddove non si è fatto quanto promesso. Altri esempi di questo genere non sono mancati, dal Parco Trotter al Teatro Lirico, 2 opere simboliche del programma di Pisapia, di cui dopo 5 anni, si è annunciata la conclusione di una parte, forse nel 2017.
Il caso di Piazza Castello però è piu grave. Qui si vuole mettere i cittadini di fronte a un fatto compiuto prima che questi si esprimano con il voto democratico e scelgano fra programmi molto diversi anche su Piazza Castello.
Come è noto infatti la totalità dei residenti, tutto il centrodestra con il candidato Parisi, e una notevole parte dei milanesi, ritiene la chiusura di Piazza Castello un provvedimento improvvisato, inutile e anzi dannoso. L’esperienza di questi mesi ha dimostrato che la piazza di settimana non vive, il traffico si congestiona nelle vie attorno, gli automobilisti sono costretti a giri viziosi per tutto il centro. Il Comune non è riuscito a finanziare né eventi all’altezza né interventi di riqualificazione, anzi non trova nemmeno i soldi per spostare i 2 catafalchi di Expogate.
E allora perché bandire a un mese dalle elezioni un concorso internazionale di architettura? Perché chiedere un progetto per una area pedonale, dal costo di 12 milioni di euro? Perché selezionare dei progetti sulla base di un brief, quello dell’area pedonale, che hanno deciso Maran, la Rozza e Pisapia, ma su cui sarebbe più giusto che si esprimessero i cittadini il 5 giugno?
Cari Maran e Rozza, se potete completate i lavori della ciclabile (inutile) attorno al Sempione, ma non pregiudicate anche il diritto dei cittadini a scegliere democraticamente quali soluzioni adottare per un luogo simbolo della nostra città. O peggio, non mettete la prossima amministrazione nella condizione di dover pagare i progettisti per opere che non si faranno.
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.