Milano 24 Aprile – Lui, il super manager in blu, va al Giambellino e viene sonoramente contestato. Sala si mette a gridare (dove è finito il solito aplomb?), a rivendicare le sue ragioni inesistenti, ne esce un parapiglia che fa prevedere lo scontro fisico tra Sala e i contestatori, ma interviene lo staff e Sala si allontana con il vestito blu appena un po’ sgualcito. E’ successo al Giambellino, ieri mattina. I contestatori erano gli Antagonisti dei Centri sociali. La domanda che tanto ha irritato il super manager è elementare “Perché i conti di Expo non tornano? Perché il bilancio dopo le elezioni?”
Riferisce il Corriere “Sulla pagina Facebook «Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio» – un sito dichiaratamente di area anarchica-No Expo – è stato postato un video di Sala che si allontana in auto con il commento: «Sala pensava di poter venire in Giambellino a prendere in giro i suoi abitanti ma così non è stato… Ci piace pensarti così, di corsa che scappi da chi non si fa prendere in giro e oggi ti ha sputato le verità in faccia. Giambellino non si vende e non si compra». Sala ha poi minimizzato «Ci sono degli antagonisti che tra l’altro stanno tenendo anche sotto scacco il quartiere Io non ho nessun timore di situazioni del genere, la cosa che mi preoccupa è che non c’è la possibilità poi, a volte, di spiegarmi con tranquillità con i cittadini, ma sono cose che capitano». E allora va spiegato a Sala che gli Antagonisti possono fare il bello e il cattivo tempo perché il suo compagno di merende Pisapia tollera ampiamente i loro abusi. E va chiarito che Basilio Rizzo che ha nella sua lista quel Limonta capopopolo dei Centri sociali, anche se defilato a rappresentare la sinistra della sinistra, alla fine, farà confluire i suoi voti, in un eventuale ballottaggio, su Sala. A quel punto davvero gli Antagonisti con lo spauracchio di una vittoria del Centrodestra, non andranno a votare? La sinistra ci ha abituato a tali giravolte di opportunismo per la conquista del potere, che un punto interrogativo è d’obbligo. Basterà dopo la maglietta del Che, la confessione della canna fumata da studente ecc., promettere e promettere ancora. Dire le cose giuste sul Leoncavallo, esprimere vicinanza al mondo giovanile… come aveva fatto Piapia, insomma. E Sala è diventato un Maestro di illusioni. Ma la domanda è: nel caso in cui vinca questa sinistra così sgangherata e divisa, come si governa la città? In continuità con l’immobilismo di Pisapia?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano