Milano 25 Aprile – La contestazione a Giuseppe Sala fatta da un gruppo di attivisti dei centri sociali poteva essere l’occasione giusta per prendere le distanze. E invece no.
Come Sala è stato portato via dai militanti Pd per evitare un chiarimento, così la sinistra milanese rimuove il problema del ruolo dei centri sociali.
E non solo i Limonta, i Mazzali, e tutta Sel che oggi corre per la Sinistra unita per Giuseppe Sala. Parlo del PD che pur essendo teoricamente renziano a Milano non spende una parola per condannare la malapianta dei centri sociali. Parlo di un PD in cui molti consiglieri di zona flirtano con “comitati inquilini” come quelli che hanno contestato Sala.
Cosa dobbiamo aspettare perché si rompa questo legame? Non sono bastate le devastazioni del 1 maggio 2015?
Non sono bastate centinaia di occupazioni illegali di palazzi privati?
Non basta che questi centri sociali abbiano trasformato, con la loro arroganza e il controllo militare del territorio, alcuni quartieri in ghetti dell’illegalità?
Se i quartieri di San Siro, Lorenteggio, Via Bolla, Via Gola, Via Ovada sono fuori controllo, zeppi di case occupate e non sgomberate a che si deve se non alla decisione “politica” di non sfidare i centri sociali?
Il PD, Sala e i suoi alleati dovrebbero una volta per tutta fare chiarezza su cosa pensano di questi teppisti, violenti e sostenitori di ogni pratica illegale.
Una ultima domanda dovrebbe porsi la sinistra che ancora ritiene i centri sociali difensori del popolo. Come campano queste persone? Come si mantengono? C’entrano qualcosa con i traffici di appartamenti, di droga e di alcol che si svolgono nelle zone sotto il loro controllo?
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Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.