Milano 26 Aprile – La visione del degrado può essere anche la visione dei tanti pali sporchi presenti in Milano. Ma chi va a guardare i pali? Chi si preoccupa se i pali sono troppi, sono scarabocchiati, sono imbrattati da adesivi? I pali, si potrebbe pensare, sono pali, hanno una loro funzione di utilità, rappresentano quel qualcosa di necessario da cui non si può prescindere…Ma fanno parte del decoro di una città. Dovrebbero suggerire sensibilità al Bello per chi amministra ed educazione per chi vive. Urbanfile, come sempre, osserva e propone “Questi pali… già Milano è sommersa da palificazioni di ogni genere, tutte permesse dalle varie autorità. Palo per l’illuminazione, palo per il cartello, palo per il segnale, palo dimenticato, palo storto e palo imbrattato. Ci sono zone di Milano dove i pali sono letteralmente usati come bacheca. Si vede che in città c’è proprio la necessità di affermarsi in qualche modo, la necessità di comunicare qualsiasi cosa. Così muri, pareti e pali sono il luogo per poter appiccicare adesivi, etichette o scarabocchiare il proprio nome.
All’estero, in molti paesi civili, viene utilizzata una vernice granulosa per colorare i pali, che in pratica impedisce l’aderenza di stickers, di adesive o l’uso di pennarelli. Perché non si può usare lo stesso sistema anche qui?
Ecco come i pali, ad esempio in Darsena, sono ridotti. Ma la cosa è generalizzata in tutta la città, come avevamo già fatto notare lo scorso anno”
E prendere ad esempio i pali in un luogo come la Darsena ristrutturata di recente, pseudo gioiello di questa Giunta (ma sulla ristrutturazione che ha perso il sapore della Vecchia Milano ci sarebbe molto da dire) dimostra come Pisapia e compagni intendano riportare al bello una zona con luci e sfavillii, incuranti dell’atmosfera e dei particolari che, comunque, dovrebbero dare il senso della tradizione e della cura. Le luci non sanno nascondere il pressapochismo di chi governa la città, oggi.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
Con tutto quello che possono attacare sui muri, i giovani d’oggi si perdono in questo! Anche il portone del mio condomio era pieno di graffiti e adesivi abusivi…beh ho coperto tutto con questo https://www.adesivimurali.com/idee-arredo/porte-decorate/porte-moderno/PT0218-porta-diamanti-pop e non ho neanche dovuto lavare! Cominciamo noi stessi a sistemare questa città in primis