“L’impero dell’Islam”. Un saggio sulfureo di Francesco Borgonovo incendia le librerie politicamente corrette

Approfondimenti

di Claudio Bernieri

Milano 28 Aprile – Avete il Manuale della Buona Morte Buonista? chiediamo al commesso della Feltrinelli. Silenzio di tomba. E  infine lui risponde non ce l’ha. Spieghiamo: sì, è un manuale d’anti correttezza politica, appena uscito per le edizioni Bietti. Un passeggiata nel ventre del mostro del Politicamente Corretto.

Macchè,  risponde il commesso. Le spiego: un libro che racconta dell’ uomo a una dimensione: e come  quello di Marcuse, quello di Borgonovo (filosofo di Libero e  autore  de “l’impero dell’ Islam” ed. Bietti)  l’homo  bonus, ovvero, in libera  traduzione, buonista, non sa di esserlo. Capito?

Nemmeno la cassiera  del Libraccio capisce.

Ci permettiamo di spiegare questo libro insolito prima a loro, ai commessi delle librerie politicamente corrette, e poi  ai lettori di Milanopost.

Ecco. Dal  2014, l’Italia ha speso per l’assistenza agli sbarchi degli stranieri 746.172.000 euro, avverte Borgonovo nel suo libro. L’uomo buonista a una dimensione  non lo sa,  è pure  in  guerra e  anche questo lo ignora:  gli stranieri sui barconi, stremati dal freddo e dalla fatica, o gettati in acqua dai trafficanti di uomini muoiono . E  muoiono gli italiani straziati dalla crisi, ridotti in povertà e costretti a rinunciare persino alle cure mediche. “ A dichiararci guerra è quello che io chiamo l’Impero” ci avverte infine Borgonovo. Che nel suo trattato appena uscito (e che speriamo giunga anche sugli scaffali della Feltrinelli, del Libraccio e vinca pure  il premio Strega) ci spiega le operazioni di guerra non militari dell’Impero.. Guerra frutto del progressismo “di sinistra”. Sarebbe? Potrebbe chiedere a questo punto  ogni  lettore.

Lo spiega bene Borgonovo: ”Una élite composta da giornalisti della carta stampata e di altri media, accademici di ogni livello, artisti di Hollywood, esponenti di primo piano di clero e burocrazie ecclesiastiche.” preparano questa guerra non dichiarata.

Insomma, spiega ancora Borgonovo,  “la sinistra europea ha cercato addirittura di «superare a sinistra il capitalismo». E ancora: “l’immigrazione è forse il tema che, più di ogni altro, mostra come l’ideologia della sinistra progressista sia stata funzionale al capitalismo finanziario, e viceversa. In Italia ne abbiamo la prova. Politici e giornali di sinistra sostengono quotidianamente le virtù dell’immigrazione in nome di presunti valori come la solidarietà. “

Insomma,  siamo in guerra. Senza saperlo. Ed  ecco un libro eccezionalmente attuale e indispensabile per capire ciò che succede nel mondo: un manuale  filosofico sull’homo  buonista, politicamente corretto e  a una dimensione,   che non sa di vivere in un mix  d’internazionalismo progressista e  di capitalismo sfrenato. E che rischia di fare una brutta fine.

Borgonovo  ci elenca e ci spiega i  tanti luoghi comuni  in cui si trascina l’homo buonista nella sua falsa esistenza. : “Poiché l’Occidente è il centro del globo e il responsabile di tutti i mali, deve porvi rimedio: per esempio accogliendo gli immigrati, i quali arrivano qui, si dice, in virtù di guerre e carestie provocate per lo più dall’Occidente.”

Una volta affascinato il lettore ipnotizzato dal verbo buonista con una prosa incisiva e convincente, Borgonovo  lo risveglia, e  gli  spiega nei dettagli  la prossima apocalisse che lo attende: quella che l’intellettuale francese Renaud Camus chiama Grande Sostituzione. A un popolo se ne sostituisce un altro. Insomma, per Borgonovo è in atto un genocidio in Italia: saremo presto sostituiti da cento milioni di africani.

Parole forti, che né sui giornali zerbino  nè nelle collane degli editori del Premio Strega si leggeranno mai. Onore quindi alla rivoluzionaria casa editrice Bietti che osa contrastare il pensiero dominante che va dalla Boldrini a papa Fidel. Un libro da leggere poco per volta, in pillole, scritto con l’arsenico. Perché quando il lettore  arriverà alla seconda parte, bè, potrebbe sentirsi anche mancare… Picchia duro Borgonovo contro i Profeti  dell’Accoglienza. Perchè all’Impero del Politicamente Corretto si contrappone oggi l’impero dell’Islam: “ciò che i musulmani si propongono non è tanto la conversione, quanto piuttosto l’assoggettamento. Dappertutto, dove essi sono, dominano. L’islam è totalizzante. Per ridurre all’osso, potremmo metterla così. Esiste una religione che, laddove s’impone, cancella le culture nazionali, assoggetta i popoli e li deruba della sovranità. Alla legge dello Stato sostituisce quella coranica, trasformando i cittadini in sudditi, con le buone o con le cattive. Proprio come l’Impero della Finanza. Questa religione ci ha dichiarato guerra in quanto infedeli, sin dal momento della sua nascita. La guerra è iscritta nel suo dna, impressa come un marchio nel testo sacro creato da Dio.

Lo scontro di civiltà è diventato un intreccio perverso. Qualcuno, molto tempo fa, parlava di “tramonto dell’Occidente”. Ora il sole è calato del tutto, e la notte ha il colore scuro e il puzzo sulfureo dello Stato islamico. Ecco il duplice assalto che subisce l’Europa da parte dell’Impero dell’islam. Da una parte la frangia assassina, che spara e macella; dall’altra una minoranza sempre più numerosa che vuole imporsi, a costo di calpestarci. E noi come rispondiamo? Con la “cultura del rifiuto”, negando noi stessi”

Dunque attenzione  ad acquistare L’impero dell’Islam  nelle librerie: non si trova certamente nelle librerie San Paolo. Ed è una medicina amara.. Profetico e pessimista, il libro è  simile a una sauna freddissima, è  come una purga, un digiuno nel deserto , una veglia  che ci farà alla fine  riflettere, perché  l’uomo a una dimensione buonista  e politicamente corretto  cova in ognuno di noi , dopo la overdose di prediche di papa Fidel, di Mattarella, della Boldrini… Occorre una disintossicazione culturale da questa eroina quotidiana buonista. Borgonovo  come un sannyasin occidentale  o un templare moderno ci fa vedere cosa ci aspetta se non ci risveglieremo… “ Gli Imperi della Finanza e dell’Islam ci assaltano e noi non reagiamo, preferiamo continuare a dormire. Ecco come muore un popolo, il nostro: nel sonno. Ma non illudiamoci che, per questo, la morte sarà meno dolorosa”.

Risvegliamoci, dunque.. Borgonovo verrà scomunicato da papa Francesco? Salirà sul rogo mediatico dei Gesuiti ? Sarà arrostito  dalla Santa Inquisizione delle pagine culturali del Corriere della Sura? Chissà.. Lui intanto risponde beffardo: “il vento soffia in una sola direzione, sempre più impetuoso. Un vento vigliacco che puzza di paura e, soprattutto, di sottomissione”.

Continuerà a risvegliarci dalle colonne di Libero.

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