di Claudio Bernieri
Milano 2 Maggio – La notizia incendia da ieri le cancellerie dei partiti milanesi. L’aspirante consigliere di zona 4 Sam Aly, integralista islamico e cybernauta è pure selfie bypartisan: si è fatto fotografare sia con il compagno Sala, sia con il capo dei fondamentalisti musulmani italiani, il fratello Piccardo (foto 1), sia col noto mullah ( foto 2) presidente della comunità islamica di Cinisello Balsamo (il quale è solito asserire pubblicamente che “il califfato è qualcosa a cui dobbiamo aspirare”) e infine in foto di gruppo nel consiglio di zona 4, insieme alla candidata presidente Loredana Bigatti, del Pd e a tutti i consiglieri di zona di sinistra, come se partecipasse a un talent (foto apertura). Ed ora rischia di far esplodere una crisi tra i compagni-coltelli Emanuele Fiano e Pasha Majorino
Molti se la ricordano, la Loredana, a fare picnic islamico in una moschea mezzo abusiva e poi sanata dal Comune in via Mecenate, finanziata da un gruppo turco che in Germania è paleoterrorista. Una fan delle moschee, la Loredana Bigatti. Prontissima a far aprire anche in un magazzino in via Faa di Bruno un’altra moschea fondamentalista. Piovono Fratelli Musulmani, in zona 4. Sam Aly è ora in corsa per un posto nel consiglio di zona 4, lista Sala-Pd (vedi suo profilo su Facebook, foto 3)
Cosa dirà la Bigatti ? Perché Aly è anche membro dell’Alleanza Islamica d’Italia (Fratelli Musulmani), e forse la Bigatti non sa che questo è un gruppo integralista, sempre ambiguo nel condannare il terrorismo, indefesso costruttore di moschee finanziate dagli stati del Golfo, e propagandista di ogni intifada e guerra santa. Insomma, spada e Corano.
Muto come Giona nella balena il compagno Emanuele Fiano. E se chiedessimo ragguagli ai banchetti del Pd? “Come se il Pci negli anni di piombo avesse candidato Curcio e la Balzarani in consiglio di zona ” sbotta inorridito un militante del Pd in via Mecenate “ in realtà il Pd non è più milanese, è cinese e arabo” esonda il banchettista indignato Piero, 74 anni, ex partigiano. Gli ex Cipputi della Breda e della Pirelli guardano il profilo Facebook di Aly e sbrodolano: “ ciumbia, il Pd a Gramsci ha sostituito Maometto: per raschiare i voti sul fondo del barile elettorale, ecula “Direbbe Arbasino: “chesseffàpeccampà”…
Il candidato Aly aveva provveduto pochi giorni fa a oscurare immagini, forse compromettenti, dal suo profilo di Facebook (foto 6): ma il suo profilo, anche se oscurato, gronda ancora di inquietante propaganda islamica fondamentalista (vedi foto 4, 5, 6)
(foto 4, 5 e 6 propaganda islamica nella pagina Facebook del candidato Aly)
Cerchiamo di capire da qualche humus spirituale spunta il compagno musulmano Aly, che si candida al consiglio di zona 4. “A me non piace minimamente il sistema democratico in quanto in esso non trovo nè la giustizia e neanche l’uguaglianza”. A parlare non è Aly ma il suo spin doctor, Usama El Santawy, presidente della comunità islamica di Cinisello Balsamo, e uno dei telepredicatori islamici italiani più gettonati. Nato a Milano, 29 anni, di origini egiziane, El Santawy sostiene ad esempio che “i musulmani vengono umiliati quindi non ci si deve stupire se 50 “italiani” sono andati a combattere nelle file dell’Isis”.
Ma ascoltiamo direttamente Usama, guru di Aly: ha spiegato recentemente la sua fede a una reporter del Fatto Quotidiano. Ecco un utile video-manualetto per capire cosa pensano i Fratelli Musulmani sui tagliagole che partono dall’ Europa per arruolarsi nell’Isis: ” Vedendo le ingiustizie non aspettano altro che poter far parte della resistenza del popolo siriano: le persone che sono andate là in Siria sono da onorare. Qualcuno dice che così si giustifica il terrorismo. No, noi dobbiamo fare dei passi indietro, dobbiamo tornare alla nostra natura e capire che ci sono delle persone che soffrono per la situazione in Siria…Sto parlando della Siria ma anche di tantissimi paesi in tutto il mondo… se io penso che c’è un ragazzo italiano che vuole lottare per la Siria, allora il nostro giudizio cambierà..La jihad è un concetto così profondo che non si limita a guerra e distruzione… jihad vuole dire sforzo… uno sforzo che io faccio tutti i giorni per convivere pacificamente con me stesso e gli altri… lo sforzo per cercar il pane quotidiano per i miei figli..Lo sforzo con le parole e con le mani, sì, fino alla guerra. Nel Corano c’è scritto che la guerra è odiata dall’uomo, ma che a volte bisogna farla..”
Ha da dire qualcosa Aly su queste dichiarazioni?
Ma seguiamo ancora la reporter del Fatto che, stupita, chiede nella sua video intervista: “Si parla di 50 persone di origine italiana partita per raggiungere l’Isis”
La ragguaglia il nostro mullah: “C’è volontà da parte dell’Italia nel trovare la radice di tutto questo? I musulmani vengono umiliati nel mondo … non abbiamo parlato della persecuzione dei musulmani in centro Africa, si parla sempre dei cattivi musulmani, ma mai dei pastori cristiani che benedicono i cristiani che ammazzano i musulmani in Nigeria, si parla del Ciad ma non nella fame, allora il musulmano quando vede di essere umiliato in Occidente, che conosce i suoi diritti, e viene arrestato solo per aver osato parlare… La colpa è delle istituzioni, i media, i servizi segreti la c’è la omertà…”
Chiede ancora la reporter: “ L’idea del Califfato viene dal Corano? Ci spieghi…”
“Il califfato è per l’unita dei musulmani, nei paesi musulmani noi dobbiamo aspirare a questo… è un dovere..è una cosa giusta…”
E’ forse dietro l’angolo la proclamazione del Califfato di zona 4 ?
Ed ecco il pensiero di Aly, espresso sul suo profilo Facebook: ad esempio su Renzi, il principale della ditta Pd. “Renzi non si pronuncia sui massacri di tutti i giorni a Gaza. Non è affar suo. Intanto il viceministro agli esteri Lapo Pistelli accompagna in Italia una giovane donna fuggita dal Sudan per una presunta minaccia/condanna a morte.” Ricordiamo che Aly sta commentando l’episodio di Meriam Yehya Ibrahim, la cristiana sudanese che era stata condannata a morte per apostasia e che, incinta all’ottavo mese, era stata incarcerata e frustata dai fontamentalisti sudanesi, condanna a morte che Aly dice “presunta”, quasi per giustificare i tagliagole confratelli. Può Aly sedere tranquillamente, con queste idee balzane, in un consiglio di zona a Milano?