Milano 18 Maggio – Stefano Zecchi, il noto Docente di Estetica che ha fatto dell’amore per la Bellezza una ragione di vita e di cultura, ad una domanda del Il Giornale Off ha espresso un’opinione che è una verità per tutti “La bellezza di una città è data dagli spazi pubblici abitabili. E’ l’abitabilità, a dare bellezza a una città. E’ la possibilità di dare ai cittadini sicurezza, aria pulita, giochi per i bambini, luoghi in cui si possa abitare la città, che non significa solo “avere-la-casa-lì”. Bisogna sfruttare gli spazi pubblici per capire la storia della città, perché la bellezza della città passa anche attraverso la comprensione della sua storia: in questo modo anche la semplice passeggiata si può trasformare in un’educazione estetica.”
Bellezza come armonia estetica di decoro, di cura, di riaffermazione di una identità che va salvaguardata, come rapporto affettivo da rinnovare ogni giorno con i luoghi che rappresentano la storia personale e la grande Storia della città. Creare quindi un’immedesimazione che passi attraverso sentimenti e consuetudini, per riconoscere e riconoscersi parte attiva di uno spazio. In sintesi vivere bene in simbiosi con la Milano che spesso vorremmo fosse, ma non è. Non trovano spazio in questa concezione di Bellezza i disservizi, la viabilità illogica, il degrado nei parchi, le strade sconnesse, l’abbandono delle periferie, l’illegalità ad ogni angolo, i graffiti selvaggi e l’imposizione acritica di convivenza con i tanti “ospiti” che il buonismo imperante obbliga ad accogliere, senza una strategia organizzativa.
Pisapia, ma è anche il sogno di Sala, ha rotto “l’armonia” e l’abitabilità è diventata un incubo e, spesso, il residente si sente estraneo e vittima in una città che non riconosce più.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano