Di Claudio Bernieri
Milano 21 Maggio – Il set del teatro Parenti dove si è svolto ieri sera l’incontro tra Parisi e Sala sembrava il ring di un film della serie Rocky, con Rocky Balboa Parisi da un lato, e Beppe Salam nel ruolo di un poveraccio del bronx, sempre alle corde, suonato sul ring. In mezzo l’arbitro, Claudio Ceresa del Foglio, che alla fine del terzo round ha decretato il KO tecnico per Sala, riverso a terra , ciglia e naso spezzato.
Insomma, non c’è stata storia nel match al Parenti.
Parisi passa per la platea per dirigersi sul palco, tra la folla acclamante e osannante.
Sala fa capolino da dietro le quinte, con il suo staff di copy .
Si capisce che gli hanno riempito le tasche di pizzini con le battute pronte, che Sala ha imparato a memoria.
Il compagno Beppe dichiara subito di aver sempre votato radicale, repubblicano e infine PD.
Savoir fair di Parisi, che allunga un destro. “ Io ho sempre votato socialista”.
Poi il gancio: “ tu hai scritto nel tuo blog che io rifiuterai i confronti pubblici diretti … ma scherziamo?”
Sala sbianca, balbetta, appare nervoso, teso, preoccupato. E’ smorto, sbiadito, esaurito. Un travet. Parisi è sicuro di se, ironico, manageriale, preciso, determinato, ottimista.
E quando Ceresa gli chiede cosa farà se perderà le elezioni, Parisi sorride e risponde:” ma che scherziamo? Neanche considero questa ipotesi”
Sala recita il pizzino : “ farà il capo dell’opposizione”. Ah ah.
Ora si capisce perché si nega ai confronti in TV. Non è all’altezza.
Sala elogia gli assessori di Pisapia: hanno lavorato molto bene, spiega.
Il pubblico incomincia a fare buuuu come dal loggione della Scala,… Milano è una città modello, non bisogna alimentare la paura perché altrimenti i turisti cinesi non vengono più a Milano, niente emergenza immigrati, arrivano si e no 50 clandestini al giorno, non se ne accorge nessuno a Milano. E Milano è sicura, non facciamoci del male, spiega.
Sconcerto nel pubblico.
Poi si ricorda del pizzino che gli hanno preparato i copy, e recita: “Salvini dà dello scemo al presidente della Repubblica..Salvini da dell’imbecille a Renzi, e questo è poco milanese…Salvini condizionerà la giunta di Parisi sindaco, Salvini vuole uscire dall’Europa….non toccherai palla con Salvini…Salvini farà il braccio di ferro con te…”
Gancio di Parisi Balboa: “ ma tu non hai un altro argomento oltre Salvini? ”
Boati dal pubblico, applausi. Buuu verso Salam. Bravò, alla francese, per Rocky Parisi.
Mr.Chili si aggiudica il round con la sua pungente battuta: “ non serve un sindaco leghista a Milano, ma un sindaco con la schiena dritta che negozi con Roma, che ci ha tolto tutte le risorse”.
Applausi dal pubblico.
Ora Salam è alle corde: Parisi: “ Pisapia ha bloccato lo sviluppo, ha alzato le tasse del 120 per cento, ha aumentato la burocrazia, non ha perseguito il commercio abusivo, la qualità dell’aria non è migliorata, non ha rimesso in moto l’economia..”
Sala cerca disperatamente i suoi copy che sono dietro le quinte: e fa il bauscia. “ non c’è mai stato per Milano un periodo così brillante come quello di Pisapia, Milano sta vivendo un’onda positiva…tutti si fidano delle mie capacità.. viviamo un nuovo miracolo ”balbetta.
Buuuu dalla platea.
Sala s’incacchia: torvo, livido “Lo vedremo il 5 giugno come la pensa la gente, col voto”
Fa il cumenda, ma è già al tappeto.
Parisi: “ il miracolo di Milano dipende da quello che aveva preparato la Moratti”
Sala si rialza…barcolla….
L’arbitro ha quasi pietà per l’agonizzante Sala quando gli rivolge la domanda clou dello scontro: “ cosa ne pensa della sorella musulmana Sumaya nelle sue liste? Pare sia una integralista…”
Sala sbianca : “ la sorella Sumaya viene dalla scuola del cardinal Martini, dialoga con l’Islam..”
Risate e sconcerto dal pubblico.
“ E’ molto grave questa ambiguità, è un rischio per Milano non esprimersi… ne va della nostra libertà religiosa..” ribatte Parisi.
Sala incassa il destro dialettico di Parisi , resta muto.
“ Voglio chiarezza per tutelare la nostra libertà” continua Parisi. Un altro gancio dialettico.
Sala torvo, barcolla.
“ Mi sento molto rassicurato da Sumaya, ripeto, viene dalla scuola del cardinal Martini…”bofonchia.
Poi si dimentica il pizzino del copy. E fa scena muta.
E’ al tappeto. Si capisce perché gli sceneggiatori della sinistra lo tengano in naftalina. Non sarebbe meglio sostituirlo nei dibattiti dal vivo con un attore della scuola del Piccolo Teatro ? Alla fine del match la stampa si accalca intorno al vincitore, Rocky Parisi Balboa. Mr. Salam se ne va scornato dietro le quinte, a piangere sulla spalla dello sconvolto Scalpelli.