Milano 23 Maggio – A me pare proprio di no. Parisi ieri denunciava che l’idea stessa di legalità si fosse persa negli ultimi cinque anni. Non è una grossa novità. Chiunque viva in una periferia lo sa. Come si fa a parlare di legalità quando in alcune aree le occupazioni abusive arrivano a sfiorare il 50% degli stabili di un palazzo? Come si fa a parlare di legalità quando sono i cittadini a dover ripulire lo schifo che i writer lasciano sui muri? Come si fa a parlare di legalità quando in ogni santo mercato ci sono abusivi che della polizia se ne fregano? E delle carovane di Rom a cui pare che la legge non si applichi, che dobbiamo dire? Del mercato di Piazzale Cuoco, dobbiamo forse tacere? Delle occupazioni di interi stabili, tipo la ex Rizzoli, che si può raccontare? Tutte queste pratiche come sono state affrontate in questi anni? Non sono forse stati ignorati, relegati in un cassetto e gestiti sotto elezione come nel peggior mercato del bestiame, dove si scambiano doveri d’ufficio trascurati e negletti realizzati male ed in ritardo con voti freschi? Ecco, a questo fa giustamente riferimento Parisi. Anche un bambino ci arriverebbe. Perché un bambino può essere ingenuo, può ignorare molto del mondo e può persino farsi fregare. Ma non è un infame. Per diventarlo ci vuole una vita. Ecco, ci vuole lo stesso sforzo immaginativo per dire che, siccome nessuno della Giunta Pisapia è stato arrestato, allora la legalità è la cifra di questa amministrazione. Un paio di precisazioni. Per ora, nessuno è stato arrestato. Per ora. Nel futuro, chi lo sa? Secondo punto, anche se non si è rubato, ma si è concesso agli altri di farlo, questo non vuol affatto dire che si è politicamente puliti. E non vuol minimamente dire che si sia a favore della legalità. O della sicurezza. C’è un’insopportabile ipocrisia a sinistra, che mescola inchieste di toghe rosse, arresti progettati col timer ed assoluzioni ignorate per darsi una verginità. È una tecnica che noi di Forza Italia abbiamo sempre stigmatizzato. In primis è stupida. L’arresto di Uggetti, a Lodi, ne è una prova. Cosa facciamo, siccome lo hanno arrestato, senza nemmeno arrestare l’udienza preliminare diciamo che l’intera giunta non sappia un tubo di legalità? Non sarebbe meglio guardare le cose concrete, come gli esempi di cui sopra? Evidentemente no, per il PD Milanese. Ma, in seconda battuta, è anche pericoloso. Vogliamo davvero affidare ai Pubblici Ministeri la selezione, senza garanzia alcuna, della nostra classe politica? Io non credo. Nemmeno Parisi, che sulla sua pelle ha sofferto lo stigma di una accusa infamante ed ingiusta.
La cagnara a Sinistra è allucinante, ma credo non si fermi qua. Come mai questa coda di paglia? Come mai fraintendono qualcosa di così chiaro e lineare? La legalità c’è anche nel programma di Sala, di cos’hanno paura per non affrontare il dibattito? La mia impressione è che ormai nel PD ci sia un problema di fobia della purezza. Sono ossessionati dall’essere immacolati. Stanno inseguendo i Grillini nel pericoloso sentiero degli onesti incapaci. È irrilevante cosa sai fare. È irrilevante cosa porti a casa. Basta che nessuno possa sospettare di te. Questa mentalità è disastrosa. Ma a Sala non importa. Tanto, come in Expo, fida che qualcuno colerà i deficit e lo proteggerà anche dagli epuratori in toga, se necessario.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,