Milano 23 Maggio – Luigi Bisignani su Il tempo invia una lettera al Direttore disegnando vizi e virtù di Renzi. Soprattutto quei vizi che fanno parte dell’uomo: opportunismo, presunzione, furbizia. Il ritratto è ironico con una raccomandazione: “Ma deve fare attenzione alla «fantozzagine» dei mille renzini piazzati ormai un po’ ovunque.” Ecco la lettera: “Caro Direttore, più lo attaccano e più gode: è questa la ricetta di Renzi che troppi suoi avversari non hanno ancora capito. Per «demolirlo» devono smettere di considerarlo solo arrogante e cominciare a incalzarlo sulle promesse non mantenute, fisco, lavoro e scuola. O snidarlo su panzane come quella della Rai, di cui non voleva occuparsi ma alla quale si applica più di Amintore Fanfani.
Già da quando muoveva i primi passi tra i paesini della Toscana, la strategia di Renzi, portata avanti da solo perché diffidava di tutti, era quella di crearsi un nemico da abbattere, di destra o di sinistra. E ancora oggi non si fida di nessuno, fatta eccezione dei due fuoriclasse Luca Lotti e Maria Elena Boschi. Ma la «volpe» riesce comunque ad incantare tutti, anche chi, come Pier Carlo Padoan, dovrebbe avere una certa autorevolezza, quanto meno per la sua storia. Renzi, piaccia o no, è un caterpillar che ha abbattuto qualunque oppositore e ora sta piegando anche quelle Istituzioni, dal Consiglio di Stato alla Banca d’Italia, che avevano provato a resistere.
Del resto era uno con le idee talmente chiare che non si schierò con Berlusconi solo «perché con lui non riuscirei mai a diventare numero uno». A questo cinismo senza limiti aggiunge una grande capacità di lavoro e di movimento, un trottolino sempre di corsa che terrorizza i suoi a colpi di sms e sfuriate. Ma può reggere questo sistema, fatto anche di clamorosi bluff? Il premier rischia di venire travolto dai tentativi di emulazione dei tanti Campo Dall’Orto o Renato Mazzoncini, Rai e Ferrovie, Mauro Moretti o Francesco Starace, Finmeccanica e Enel, che si stanno dimostrando inadeguati. D’altronde, così come Berlusconi è stato il migliore dei berlusconiani, Renzi alla fine è il migliore di tutti i renziani. Ma deve fare attenzione alla «fantozzagine» dei mille renzini piazzati ormai un po’ ovunque.”
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