Milano 24 Maggio – Li avevano occupati 3 anni fa. In piazza Stuparich. Due palazzoni pericolanti che ora fanno parte del network Il Cantiere. Sventrando muri per aprire spazi, gli imprenditori della notte del Cantiere volevano raddoppiare i loro incassi: un’altra operazione di ” business free tax”.
Niente scontrini, concerti con biglietto ma senza pagare Siae, luce gratis (a spese dei milanesi), restaurant e bar senza controlli igienici. L’accordo tacito tra giunta arancione e i business-man de Il Cantiere, permette in prospettiva un fatturato di tutto rispetto. Occupare rende bene.
Ma ora crollano i balconi in piazza Stuparich. I passanti hanno paura. Pericolosi i balconi soprattutto su via Algardi. Chi pagherà la ristrutturazione necessaria?
Entriamo nel “divertimentificio” abusivo: una palestra popolare, la Hurricane, con tanto di orari: “al Lunedì al Venerdì dalle 11 alle 23, e sabato e domenica dalle 15 alle 23”, recita la pubblicità. E poi corsi di lingue, proiezione di film, vide , musica, concerti. Tutto a pagamento, ma senza scontrini. E poi ancora le sale prove, e un mercatino di libero scambio, e pure una fabbrichetta di moda pronta equosolidale, stracci made in Cantiere, griffati no global. Sfruttamento equosolidale antirazzista.
Insomma, il network il Cantiere ha in questi tre anni raddoppiato gli incassi in nero. I bamboccioni no global del Cantiere vogliono prendersi il business del Leoncavallo ma “Crollano i cornicioni, sono tenuti sospesi sulle nostre teste dallo spago, rischiamo la vita passando sul marciapiede accanto ai due stabili occupati ”, si lamentano gli abitanti delle vie limitrofe. Malacantiere resiste… Perché Basilio Rizzo sta dalla loro parte, perché se Sala vuole i loro voti al ballottaggio dovrà capire le loro esigenze, perché questo è il business dell’okkupazione, bellezza.
Angelo Mandelli
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