Milano 26 Maggio – La sinistra non tiene vergogna, ci prende per fessi ed è solo capace di parlare: in sintesi il senso delle ultime sparate di Sala per riguadagnare il terreno perso, per imbambolare i milanesi meno attenti. Ma le promesse dell’ultima ora sono anche la dichiarazione plateale del fallimento della politica amministrativa di Pisapia e della sua Giunta. Con quale coraggio e spudoratezza i vari assessori Granelli, Maran, Majorino, Balzani certificano promesse fasulle, dopo cinque anni di malgoverno? Perché sono gli stessi che affiancheranno Sala, che decideranno le misure e il programma, che smentiscono se stessi. Facce di bronzo, per dirla in termini popolari. Comunque Sala ha promesso: tagli alle tasse, bonus per le prime multe, soldati in strada ed è esattamente il contrario dell’operato di Pisapia. Ed è soprattutto ammettere che l’emergenza sicurezza esiste, che le tasse sono esorbitanti e che le multe sono servite solo a far cassa. Un modus operandi che ha vessato i cittadini, che ha negato loro diritti e priorità, che certifica l’incapacità e l’inefficienza della Giunta attuale. Ma chi crede ancora a queste facce di bronzo, Sala compreso?
Parisi ha definito le proposte di Sala “il pacchetto pentimento del PD” ed ha ragione. Ma pentirsi oggi non serve, promettere illusioni è da vigliacchi, fare dichiarazioni di convenienza e opportunismo è falso e tendenzioso. Soprattutto se fino a ieri hanno urlato la buona amministrazione di Pisapia, tessendo lodi sulle cose fatte che poi possono essere presto elencate: registro coppie gay, piste ciclabili elefantiache e restauro di una Darsena che rinnega la sua storia.
Se ci fosse un campionato mondiale per le facce di bronzo che più bronzo non si può, Sala e compagni sarebbero sicuramente i vincitori.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano