Milano 26 Maggio – “Dove stazionano i ROM diventa terra di nessuno”. Questa è l’ormai diffusa convinzione di chi vive vicino a un loro accampamento. Ma anche di chi vive vicino alla riciclerai di Piazza delle Milizie (in zona 6), non è messo meglio.
Le segnalazioni non arrivano più solo dai residenti, ma anche da chi, per necessità, si trova a passare da quelle parti.
Roberto mi dice “Passando di lì non vedi solo i Rom che fermano prepotentemente chi cerca di accedere alla ricicleria per sottrargli l’eventuale bottino, costituito da oggetti che possono contenere pezzi riciclabili e quindi rivendibili, ma l’intera area che circoscrive la ricicleria è un cumulo di relitti tecnologici e non, abbandonati perché inservibili, se poi ci mettiamo l’insediamento dei caravan a ridosso della ferrovia ci si può immaginare quanta sicurezza può esistere”. E come Roberto, altre persone ritengono che i temi della sicurezza e dell’incuria siano diventati impellenti.
Mi premuro di chiedere a uno dei consiglieri di zona 6 più presenti nel suo territorio, il temerario e impavido Giovanni Esposito, che si è fatto portavoce delle tematiche più importanti tra cui la sicurezza. Giovanni mi dice “Più volte il problema sicurezza per i residenti e per chi si reca alla ricicleria …si trasforma in aggressione verbale. Alcune ben non identificate persone, c’è chi dice siano ROM, stazionano all’ingresso o poco più in là, pronte a fermare le auto prima di imboccare l’entrata. In alcuni casi le persone, specie se donne, vengono insultate se non consegnano, o se non è di loro gradimento, l’oggetto/i destinati alla ricicleria. Tutto questo va avanti da anni e in consiglio di zona ho più volte segnalato questo problema, che persiste anche dopo che l’attuale maggioranza, per tentare di risolvere il problema, ha deciso di recintare l’intera area. lo dissi ai tempi e lo ribadisco oggi, che una recinzione se pur necessaria non poteva risolvere il problema ma che andava ricercato altra soluzione in appoggio”.
Chiedo a Giovanni cosa ne pensa il presidente uscente del cdz 6, Gabriele Rabaiotti e che provvedimenti pensa di adottare viste le continue segnalazioni (non avendo la possibilità di contattarlo personalmente) e mi risponde “Ho sentito Gabriele Rabaiotti; dice che solleciterà la polizia locale per un controllo sulla ricicleria di piazza delle Milizie”.
Giovanni ha depositato diverse mozioni in consiglio e la maggior parte, vista la sua dedizione sul territorio, vengono accolte di buon grado. Ma quelle sulla sicurezza quasi sempre respinte.
Ma non sono ancora soddisfatta. Quindi chiedo anche a Ornella Balbo, presidente dell’associazione Buon Senso e Legalità, che giusto un anno fa denunciò aggressioni verbali e minacce da parte di questi “ospiti” indesiderati, cosa è cambiato da allora “Non è cambiato assolutamente nulla. Si sentono talmente sicuri che, nonostante si sia proceduto con l’allontanamento, sono tornati tranquillamente e forse più numerosi di prima”. Naturalmente Ornella non si è fermata a poche foto e a lamentarsi, ma attivamente, proprio come fa per abitudine la sua associazione, ha interrogato l’assessore alla sicurezza (?) Granelli, chiedendogli se nelle sue “passeggiate” vicino alla ricicleria non abbia notato la presenza di questi figuri. Granelli risponde “Come avrà visto dopo i primi interventi sono molto diminuiti. Per quelli che comunque rimangono è in corso una indagine della Procura”. Ma a Ornella non soddisfa la risposta e controbatte “Mi spiace confermare, assessore Marco Granelli , che non sono diminuiti per nulla, abito e lavoro in zona e la situazione è intollerabile ormai da oltre 2 anni.”. Ovviamente è susseguito il nulla non solo nella risposta ma anche davanti alla ricicleria.
Come testimoniato dai tanti, il problema è presente, se non addirittura peggiorato, negli ultimi anni. Ma le risposte istituzionalizzate ad hoc non mancano mai.
E siccome il periodo elettorale ha il suo peso, ecco che nuove segnalazioni mi confermano una pulizia dell’area e l’allontanamento dei camper con i Rom.
Ma se questi assessorini, poco pratici di una gestione istituzionale, venissero pagati a cottimo, quanti risultati porterebbero in più e quanti soldi pubblici verrebbero risparmiati?
Sarebbe interessante provare.
Gabriella Baio
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