Milano 1 Giugno – Esaurito ogni tentativo di rianimare il candidato Sala, il PD gioca la carta Renzi.
Giuseppe Sala non accende quel pezzo di sinistra nostalgica, giustizialista, post comunista che alligna nel PD milanese. Per di più non ha detto mezza frase per distinguersi dall’operato della Amministrazione Pisapia. Anzi fa campagna tutti i giorni con gli uomini simbolo della vecchia Giunta. Insomma non sfonda al centro dove invece Parisi ha recuperato tanti consensi.
Ecco che allora arriva Matteo Renzi per buttare tutto in politica nazionale. I giornali e le tv in estasi raccontano le sue visite a Don Rigoldi e alla Coldiretti: normale tanto leccaculismo dopo che lo stesso Renzi ha imposto in 2 anni piu cambiamenti di direttori di quasiasi altro premier italiano.
Veniamo ai messaggi del Premier. Il primo è la ripetizione dell’unica ideuzza che gli spin doctor di sinistra hanno tirato fuori in campagna elettorale: attenti che di la c’è Salvini.
Poi le elezioni di Milano che diventano l’antipasto del referendum sulla riforma istituzionale voluta da Premier. Renzi lo immagina come un plebiscito a favore suo e quindi anche il voto a Beppe Sala è un pro o contro il Governo Renzi. Attenzione, sebbene molti italiani non nutrano grandi speranze nel Governo Renzi, non sono pochi però i gonzi di centro destra che alle europee del 2014 votarono Renzi per paura che cadesse il Governo e che succedesse chissà quale scatafascio.
Allora chiariamo una cosa: il 5 giugno si vota per decidere quale sindaco e con quale programma governare Milano. E se Renzi ha a cuore Milano anziché fare retorica sulla bellezza di Milano decida una volta per tutte cosa fare del post Expo, visto che abbiamo perso un anno in attesa che lo Stato cacci fuori i soldi.
Ci ritorni un po’ del tesoretto fiscale che Milano versa allo Stato. Ci dia la deroga per assumere i vigili che mancano. Faccia quegli interventi di politica estera che blocchino il flusso di migranti sulle coste italiane che per un quarto finiscono poi a Milano. Parli con atti di governo, non faccia solo campagna elettorale.
.
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.