E alla fine, riassumendo, Sala si affida al Mago Otelma

Attualità Milano

Milano 5 Giugno – Non tira un alito di vento. Di quel vento che spinse Pisapia a vincere nel 2011. Ma il cambiamento c’è stato. Eccome se c’è stato. In peggio. Un peggio che nessuno, allora, avrebbe immaginato. Pisapia se ne va con le sue ideologie visionarie e passa il testimone alla speranza di un Sala che annusa e torna ad annusare nel vento delle pie illusioni. E si affida alle sensazioni, a quel certo non so che, che appartiene al sesto senso, quasi una preveggenza, quasi fosse il mago Otelma. “”Gli auspici sono buoni…Negli ultimi 15 giorni è come se fosse scattato qualcosa, è come se avessimo sentito che tante cose arrivassero a sintesi e gli umori della città miglioravano molto nei nostri confronti”. Potenza di un sentire che solo lui sente. E dice di avere le stesse percezioni che aveva alla vigilia dell’Expo, quando, aggiungiamo noi, il Centrodestra gli offrì su un piatto d’argento visibilità e prestigio, quando nessuno poteva prevedere la carognata di rinnegare, non riconoscere, dimenticare chi gli aveva regalato quell’opportunità. Ma il Nostro è fatto così: ha l’abitudine di non ricordare, di omettere quando gli fa comodo, di dire e contraddire anche se stesso, di scegliere secondo l’opportunismo più bieco, di avere la faccia che conviene. A quanti del Centrodestra la stampa, i media in genere e la stessa Magistratura avrebbero perdonato i comportamenti incoerenti di cui Sala si è reso protagonista? Chissà perché tutto viene poi tacitato se succede a sinistra. Ma oggi qualcuno sa chi è veramente Sala? E che cosa pensa e che cosa vuole? “Non vorrei trovarmi al posto dei miei avversari perché non c’è modo di parlare male di quello che Milano è diventata negli ultimi cinque anni grazie a Giuliano Pisapia – scandisce Sala a Il Giorno –. Non so come facciano quelli del centrodestra, so che noi siamo e vogliamo continuare ad essere la Milano della speranza, non la Milano della paura. So che nella nostra Milano ci sarà sempre un pezzo di pane per un bambino che ha fame. L’accoglienza è accoglienza, punto: non permetteremo che qualche buffone macchi la storia di accoglienza della nostra città”. E sarei curiosa di sapere chi è il buffone…chi ha il prosciutto sugli occhi…chi vede lucciole per lanterne…chi proietta il film Milano che tanto ammira Sala. Ma dimenticavo che il mago Sala ha le percezioni, si affida a quelle sensazioni che non appartengono al comune sentire..E lasci stare i bambini per fare del pietismo falso: sa quanti bambini milanesi mangiano una volta al giorno? Se ha tanto a cuore l’accoglienza urbi et orbi continuerà nella scia dell’indifferenza nei loro confronti di quel santo Pisapia che tanto ammira? Perché Majorino docet in tal senso.

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