Milano 5 Giugno – Se vincerà, Sala avrà al suo fianco Pisapia. E comunque, a quanto gli risulta e pare, problemi di sicurezza non ce ne sono a Milano. È tutto frutto di una errata percezione dei Milanesi, ovviamente fomentata dalla cattiva propaganda di destra. “Fascioleghista” si chiama ora. Un tempo era borghese e reazionaria. Sempre fascista eh, sia chiaro. Che poi, non so voi, ma a me un po’ vien da ridere. Il Fascismo abolì, di fatto, la cronaca. Parlare di omicidi abbatteva l’umore nazionale e poteva instillare il dubbio che forse lo Stato non fosse onnipotente come qualcuno diceva e pareva credere. Oggi, il nuovo Fascismo vivrebbe dei servizi di Quinta Colonna e delle urla di Dalla Vostra Parte. E seminerebbe fiori velenosi che annebbiano la bellezza della Milano Arancione. Quella di “Via Padova è il Meglio di Milano”. Di NoLo (a Nord di Loreto), il quartiere degli artisti. Dell’integrazione generalizzata. Delle case popolari come grande esperimento etnico, dove tutti convivono felici. Insomma, le solite balle sinistre, che ormai conoscete a memoria. La notizia è che chi sperava che Sala se ne sarebbe affrancato, chi sperava nel pragmatismo, chi sperava in un minimo di oggettività se la dovrà scordare. Pisapia non schioda, non andrà ad Honolulu, non metterà il gonnellino di foglie di palma e non suonerà l’ukulele. Sarà dietro il fido Beppe a sorvegliare la rivoluzione Arancione. Se Sala vince. Se. Eppure resta un dubbio epocale. Perché tutta questa fatica? Perché le primarie, perché la candidatura e successiva fuga della Balzani, perchè l’omicidio politico di Majorino? A che è servito il Renzismo a Milano? Lo ricordo ancora in via Conte Rosso a Lambrate, il Premier, a spiegarci le magnifiche sorti progressive di una città sul modello Expo. Ovvero l’esatto e speculare contrario di quello che aveva fatto Pisapia. Ovviamente quello spirito è morto in culla. È abbastanza evidente. Ma come mai? La risposta è molto semplice. La Sicurezza interessa davvero solo alla borghesia. Il ricco la può comprare ed il Comune e lo Stato lo vuole usare per tenere buone le masse. La via securitaria è perdente sul lungo termine, meglio strangolare la classe media per trovare il denaro con cui narcotizzare i meno abbienti. Ed il meno abbiente ha assai meno da perdere dal crimine. Soprattutto dal piccolo crimine, da cui si trova sì minacciato, ma col quale ha fatto il callo a convivere. Per cui alcuni strati ormai lo considerano endemico, oppure lo sfruttano direttamente. Ricorderò sempre un barista davanti ad un centro sociale occupato che pretendeva che lo lasciassimo aperto. Gli serviva per gli affari. Per cui per loro è più importante che lo Stato sveni la borghesia per finanziare politiche di generoso budget.
In sostanza, la sicurezza è un tema per uomini liberi che vogliono meno tasse e spese quasi esclusivamente per garantire una vita libera e sicura. Gli altri, invece vedono la sicurezza come il cavallo di Troia di una classe produttiva che vuole emanciparsi. E la cui emancipazione farebbe molto male a tutti quelli che campano sulle sue spalle. Pisapia resterà, in caso di vittoria, ad impedire che la sicurezza porti la riscossa della borghesia. A proteggere la spesa clientelare di questi anni. Ad impedire il Risorgimento Milanese.
Un motivo, IL motivo migliore forse, per cui oggi recarsi alle urne.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,