Le carriere costruite su vittime e carnefici

Approfondimenti

Milano 6 Giugno – C’è qualcosa di diabolico in un delitto. I due che si avvicinano furtivi. Uno che guarda le spalle, fa il piantone e l’altro che  si avvicina all’uomo uscito di casa, lo segue, lo vede aggeggiare attorno all’auto e gli spara una due tre volte finchè non ne vede l’impermeabile macchiarsi del fango della pozzanghera dove il corpo dell’uomo è caduto. C’è del diabolico nella freddezza della mano che spara, nella calma con cui omicida e complice si allontanano. C’è però da capirli. Non hanno nulla a che fare con la vittima. Non la conoscono se non per fama. Sono degli estranei incaricati del gesto come dei mercenari, non mossi da danaro ma dalla partecipazione ad una comunità. Il loro sciamano, da lontano, ha detto che quell’uomo è cattivo e che va ucciso. Loro hanno ricevuto l’incarico dalla comunità.

Anno dopo, la comunità si è sciolta. I suoi capi si sono sistemati in quei posti ed i quei luoghi che combattevano. Il grosso si è sparpagliato e non è difficile che alcuni degli ex membri si conceda una sbicchierata al ricordo dei bei tempi comunardi, fantastici perché coincidenti con la giovinezza. C’è un po’ di vergogna per le vittime ma si sa, le frittate si fanno rompendo le uova. I più sfigati, quelli che hanno attuato gli ordini, poi sono stati strapazzati ma alla fine graziati. Gli hanno fatto delle esequie da soldati onorati. Gli ex capi hanno mandato un pensiero.

Il Belpaese ha un fondo di gentilezza. Ha stima per lo Sciamano, i versi, i gesti, magie delle mani sul fuoco. Tutti gli stregoni di ogni credo lo hanno difeso. Ne hanno protetto il figlio. Ed insieme dispiacere c’è stato anche per le vittime. Anche se erano magari amici dell’odiato Radetzky. Tanti anni dopo, hanno risolto con un colpo al cerchio ed uno alla botte. Hanno dato in premio il Belgiormale al figlio della vittima amica dei boemi. Ed il Belcanale della Tv di Stato alla nuora dello Sciamano.

Mentre la pallottola fischiava l’avranno visto negli occhi quale carriera la loro morte avrebbe regalato ai consanguinei? Forze una voce diceva loro, al Generale, Regionale, Poliziotto, Giornalista di stare sereno che il cognome ben sarebbe stato ripagato,  Chissà che non siano caduti sorridendo nella visione della Buona Provvidenza destinata ai famigli, fratelli, figli, sorelle, mogli, nipoti ?

Così il Belpaese a suo modo protegge la Bellafamiglia, sia dei colpiti che degli evocatori di morte. Così anche il delitto si fa angelus. Purché si tratti di un bel Romance di quelli ben firmati, collana Vanity.

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Firma Mele

 

Giuseppe Mele

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