La tua voce: Venditori molesti anche davanti alla Statale

Cronaca

Milano 12 Giugno – Stamattina ero davanti all’entrata della Università Statale in via Festa del Perdono e ci sono stato circa 2 ore.

Ho potuto rendermi conto di come anche l’ ingresso dell’ Università (come tanti altri posti, purtroppo) sia  diventato terreno di conquista  per i venditori abusivi di cianfrusaglie.

Ce ne saranno stati una mezza dozzina. E purtroppo non si limitano a stare lì esponendo le loro mercanzie.

Cercano anche di essere “cordiali”.

Quando qualcuno si avvicina, ti si parano davanti cercando di “darti il 5” e di metterti le mani addosso.

Soprattutto le ragazze  sono vittime di questi atteggiamenti “pesanti” e si trovano costrette a fare dei veri e propri slalom per evitare il contatto dei venditori.

Oggi poi ho assistito ad una scena anche peggiore.

Una ragazza non voleva stringere la mano al venditore e ha cercato di schivarlo. Ciò nonostante lui le ha preso il braccio, cercando di fermarla.

La ragazza ha avuto una reazione di stizza,  e si è svincolata, boffonchiando una parolaccia.

Io mi sono sentito chiamato in causa, ho avvicinato il ragazzo di colore e l’ho redarguito, dicendogli di tenere le mani a posto. E mi è andata ancora bene che non ci sia stata reazione da parte del ragazzo o del suo gruppo.

Qui non si tratta di essere contro l’ accoglienza (cosa di cui noi milanesi, con il cuore in mano, siamo maestri).

Il problema non è l’ accoglienza, ma è che non sopportiamo di subire atteggiamenti  che non condividiamo e che riteniamo solo forme di maleducazione e molestia.

Non sopportiamo di diventare schiavi di certi modi di fare che ci danno ai nervi,  e che questi diventino quasi una legge non scritta che ci viene imposta.

Si parla tanto di rispetto delle culture altrui. Ma perché la nostra cultura di milanese, cordiale, caritatevole, ma nello stesso tempo schiva e che non tollera l’ invadenza deve essere distrutta?

Già dobbiamo sorbirci quelli che ci fanno parcheggiare senza che ce ne sia bisogno, o quelli che ci spiegano come pagare il ticket alla macchinetta del metro, senza che glielo abbiamo chiesto, o che ci lavano il vetro della macchina al semaforo, anche se è già pulito.

Ma che adesso, mentre magari andiamo a lavorare o a scuola pensando ai fatti nostri, dobbiamo pure essere “cordiali” con il venditore abusivo che ci si para davanti,  e che se no lui ci mette le mani addosso, questo è veramente troppo !!!

Angelo Mandelli

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