Milano 13 Giugno – Il dipartimento veterinario di Milano è in allerta. Tre persone, due donne e un uomo, che avevano cenato in tre diversi locali cittadini — un bar e due ristoranti italiani — con un menù a base di tonno (…«scottato con i pomodorini» o «in crosta di semi di sesamo»), sono finite in pronto soccorso con «sindrome sgombroide». Hanno cioè avuto una reazione allergica all’istamina, presente nel pesce in limiti decisamente superiori a quelli consentiti per legge, così grave da finire ricoverati. Ciò accade quando non viene rispettata la catena del freddo e, in una delle diverse fasi di lavorazione delle carni, il pesce rimane a contatto con l’aria e gli agenti batterici a temperature superiori allo Zero gradi.
In media ogni anno la Asl di Milano registra 60 casi di intossicazioni da «sindrome sgombroide». Una alla settimana. Il picco non può non preoccupare. Dal pronto soccorso, l’allarme passa agli esperti veterinari che si precipitano nel locale per l’ispezione. Inutile dire che bar e ristoranti sono stati momentaneamente chiusi e il tonno trovato nei frigo messo sotto sequestro e campionato. Ora si attende l’esito delle analisi dell’Istituto zooprofilattico di Brescia. Poi, in base ai risultati, potrebbe scattare una denuncia penale. Se risulterà, cioè, che nel locale è mancata la corretta procedura che consente alla materia prima di non diventare un pericolo per la salute pubblica (art.444 cp). Dai dati del Dipartimento veterinario , impegnato da sempre nei controlli anche sui locali di ristorazione oltre che in macellerie e gelaterie, emerge con chiarezza che la moltiplicazione di bar e ristoranti nasconde molta improvvisazione. Ai titolari del locale, uno di quelli ospitati nei grandi spazi dei Magazzini Generali in via Ripamonti, le cui cucine sono state chiuse venerdì notte a causa dell’ultima intossicazione, è stato imposto anche un corso intensivo di formazione. Mancavano da parte degli addetti alle cucine e alla dispensa le conoscenze elementari sulla corrette conservazioni degli alimenti. Quella che certamente ha chiunque possieda un freezer: se scongeli un prodotto, carne o pesce, non lo puoi più ricongelare. I casi registrati dalla Asl sono solo la punta dell’iceberg. Molti consumatori, infatti, possono registrare disturbi lievi e non sospettare che il colpevole del disagio sia il tonno. (Corriere)
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