Milano 13 Giugno – Un boato, un’esplosione e l’inferno, in via Brioschi, ieri mattina alle nove circa. Le parole non esprimono lo spavento dei testimoni. Silvia Soresina, neo eletta di Forza Italia al Municipio 5, abita al numero civico 71, praticamente di fronte alla palazzina devastata. Il suo racconto ripercorre la paura, le lunghe ore di incertezza, l’attesa di un’intera giornata per sapere se la propria casa fosse agibile, il dolore per le tre vittime. “Non si può descrivere la violenza dell’esplosione..ho pensato alla guerra, all’esplosione di una bomba per trovare un paragone..vetrate in pezzi, l’impalcatura in ferro volata nel cortile e nella casa di fronte, macerie ovunque e quel quarto piano distrutto, il condominio lacerato quasi fosse stato di carta. E la gente, negli occhi lo spavento, alcuni ancora in pigiama, altri in ciabatte, la voglia di comunicare, di fare domande…Tanta gente..perché l’esplosione ha coinvolto gli abitanti di cinque condomini ai numeri civici 65-67-69-71 e il numero 4 di via Porto Ferraio. E’ stata una lunghissima giornata in attesa dellle verifiche, fino alle sette di sera, senza la possibilità di allontanarsi. Ho sollecitato più volte le Forze dell’Ordine perché facessero una specie di censimento registrando i nostri numeri di telefono per permetterci di andare da un amico o a mangiare…avrebbero poi potuto richiamarci al momento opportuno..ma non è stato fatto. Alle sette di sera abbiamo saputo che 25 sono gli appartamenti con inagibilità seria, di lunga durata e 40 con inagibilità temporanea di 4 o 5 giorni. E il racconto della bambina poi salvata che cercava la mamma tra le macerie, stringeva il cuore. E la solidarietà che attraversava i gesti era commovente. Tre i morti e nove i feriti, il bilancio. Tra i morti anche quella madre tanto cercata..e due studenti marchigiani, una coppia felice perché per Riccardo domani sarebbe stato il primo giorno di lavoro. Vite spezzate. A volte si dice il destino per spiegare l’inspiegabile. Probabilmente una fuga di gas..e qualcuno osserva che da qualche giorno si sentiva una strana puzza. Rimangono i calcinacci, i vetri rotti, una casa sventrata, e tanto spavento. Per la cronaca la signora Rozza è comparsa alle tredici, ha rilasciato un’intervista al Tg 1, ha promesso 20 appartamenti per i casi d’emergenza e poi è andata via. E’ ricomparsa verso le 19, a verifiche fatte”
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano