Milano 16 Giugno – Si parla di povertà, di occupazione abusiva, di residenza popolare allo sfacelo, di diritti al duello Sala Parisi a Matrix. “Siamo in balia di tutti” dice una cittadina delle case popolari del Lorenteggio. Ma Sala è troppo occupato a puntualizzare, a rinfacciare presunte dichiarazioni di Parisi, l’espressione scocciata, la supponenza nel gesto e quella sicurezza spavalda da “so tutto io”. Si, certo, infila nel discorso parole ad effetto, mette al centro il vocabolo periferia, tace sull’abusivismo diffuso rivendicando sgomberi in quantità della giunta Pisapia. E come Renzi promette risanamenti immaginifici, attenzione speciale per i meno abbienti. Mancano le slide e poi la scena sarebbe perfetta. Perché intuisci il vuoto dietro le parole, capisci che i suoi interessi sono altri, che, come Renzi, mette l’opportunismo come paradigma delle sue promesse. D’altronde non si può condannare l’occupazione abusiva se si vogliono i voti dei Centri sociali. E dove trova i soldi per i poveri se per cinque anni Majorino, già assessore in pectore del welfare, è stato solo capace di tagliare contributi ad anziani e disabili? Le periferie non sono un mantra da ripetere fino alla noia, sono luoghi che Pisapia e compagni non hanno mai avuto la curiosità di conoscere. Sono soprattutto abitate da persone che soffrono e che vivono con grandi difficoltà. Anche per colpa di una visione politica insensibile di quel Pisapia di cui Sala vuole continuare l’opera. La sinistra, oggi, è l’area politica a cui meno interessa il popolo, a cui meno interessa salvaguardare i diritti degli ultimi. Un partito, il PD, a cui interessa il potere per il potere, a cui preme di vincere, non importa da dove provengano i voti. Il PD ha sublimato l’arte delle promesse fasulle, delle bugie di convenienza. Renzi docet e Sala impara. D’altronde chi poteva scegliere Renzi se non un personaggio a sua immagine e somiglianza?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano