Milano 24 Giugno – Quattro tv movie dedicati a persone comuni uccise dalla mafia per il loro impegno a favore della legalità. Libero Grassi (imprenditore assassinato da Cosa nostra nel 1991) Renata Fonte (assessore comunale freddata nel 1984 per il suo impegno contro la speculazione edilizia nel Salento) Mario Francese (cronista de Il Giornale di Sicilia ucciso nel 1979 dai Corleonesi di Riina) ed Emanuela Loi ( giovane agente della scorta di Borsellino, morta nella strage di via D’Amelio) saranno raccontati da Canale 5 nel ciclo di film tv prodotti dalla Taodue di Pietro Valsecchi dal titolo Liberi sognatori- le idee non si spezzano mai. La messa in onda è prevista nella primavera del 2017, le riprese iniziano a novembre. Ad interpretare Libero Grassi sarà Giorgio Tirabassi, Renata Forte avrà il volto di Giulia Michelini, Mario Francese è portato sul piccolo schermo da Marco Bocci. Per Emanuela Loi sono in corso i casting. Valsecchi anticipa che sarà un’attrice ventiduenne non nota.
Nel corso della presentazione del progetto, i vertici Mediaset e lo stesso Valsecchi, annunciano il ritorno dell’azienda al racconto televisivo di impegno civile. «È questa la vocazione con cui è nata la fiction Mediaset» sottolinea il direttore generale Contenuti Mediaset Alessandro Salem, «ce ne siamo allontanati per motivi economici durante un periodo di forte crisi e di crollo della pubblicità. Infatti uno dei sacrifici che abbiamo dovuto sostenere per far sopravvivere la stessa azienda, è stata la rinuncia a tali prodotti».
Presenti le figlie di Libero Grassi e Renata Fonte, il figlio di Mario Francese. Ognuno spiega l’impatto emotivo che la morte del genitore ha procurato alle loro vite. Tutti rifiutano per i propri cari trucidati dalla mafia il termine di “eroi”. «Sono quattro persone che hanno sacrificato la propria vita per il nostro paese consapevoli che la lotta contro la corruzione mafiosa fosse inderogabile. Sono stati dei sognatori di giustizia», ribadiscono.
In particolare Giulio Francese fa notare che il padre è stato il primo giornalista a raccontare le nuove strategie della mafia e l’unico ad intervistare Bagarella. «Per troppo tempo è stato dimenticato. Solo dopo circa 30 anni ha iniziato ad avere giustizia. Ed oggi è un punto di riferimento per i cronisti siciliani».
I quattro tv movie andranno in onda uno a settimana e avranno la durata di circa un’ora e mezza. I protagonisti verranno raccontati anche nella loro vita privata che gli sceneggiatori hanno raccolto dai ricordi dei familiari.
La storia di Libero Grassi è sceneggiata e diretta da Graziano Diana. Giorgio Tirabassi che, per Canale 5 aveva già interpretato la miniserie Borsellino, adesso dà il volto all’imprenditore siciliano lasciato solo a combattere la sua lotta contro il racket, dalle istituzioni e dalle associazioni di categoria. «Un impegno che cercherò di assolvere al meglio» commenta l’attore.
La vicenda di Renata Fonte è sceneggiata da Monica Zapelli e diretta da Renato De Maria. Giuli a Michelini interpreta la protagonista uccisa a 33 anni con tre colpi di pistola. Era stata assessore alla pubblica istruzione e alla cultura nel comune di Nardò (Lecce) nelle fila dell’allora Partito Repubblicano Italiano. Si era battuta per impedire la speculazione edilizia nel territorio di Porto Selvaggio.
La carriera umana e professionale del cronista Mario Francese (Marco Bocci) è sceneggiata da Claudio Fava. A firmare la regia del tv movie è Michele Alhaique.
Infine la tragica storia dell’agente di polizia Emanuela Loi morta nella strage di via D’Amelio, è sceneggiata da Graziano Diana e diretta da Enzo Monteleone. Dalle testimonianze raccolte si è saputo che la Loi aveva sorvegliato la casa della moglie di Libero Grassi, dopo la morte dell’imprenditore.
Marida Caterini (Il Tempo)
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