Milano 24 Giugno – 5 anni fa l’elezione di Giuliano Pisapia era stata salutata da ben altro entusiasmo. Piazza Duomo Arancione, Grazie Milano sui manifesti e una grandissima aspettativa nei 350.000 che l’avevano votato.
L’elezione di Giuseppe Sala ha suscitato invece un piccolo corteo notturno di militanti piddini a Palazzo Marino. Per il resto lo stesso scarso entusiasmo che Sala ha alimentato a sinistra in campagna elettorale. Mentre nella Milano orientata verso Parisi è palpabile una cocente delusione. Come è possibile, si chiedono nel centrodestra, che in città si respirasse una aria di grandissima critica per l’amministrazione Pisapia e che poi abbia prevalso Sala?
Insomma attorno al nuovo Sindaco regna un atteggiamento diffidente. D’altronde ciò è normale in una città dove il 49% non ha votato e dove Sala ha preso la metà dei voti di chi ha votato, pressappoco un quarto degli elettori.
L’assenza del periodo di cosiddetta “Luna di Miele ” renderà ancora più arduo governare Milano per Sala. Tra l’altro Mr Expo deve la sua vittoria al secondo turno alla potente macchina organizzativa del PD, e questo limiterà ogni sua eventuale discontinuità con Pisapia.
La percentuale di votanti cosi bassa in una città dove tradizionalmente va alle urne tra il 70 e l’ 80 % degli elettori, dove il senso e l’orgoglio civico sono piu diffusi che ne resto d’ Italia, dimostra come la cinica scommessa di Renzi abbia avuto ragione: votando al primo turno durante un ponte e al secondo a giugno inoltrato, con le scuole chiuse, con molte mamme e nonni fuori Milano, gli elettori si sono ridotti ed è stato più facile far prevalere il voto di apparato sul voto di opinione.
La sensazione del centrodestra di essere maggioranza della città, smentita dalle urne, si spiega col fatto molti suoi elettori del primo turno non sono tornati a votare al secondo, vanificando così il recupero di elettori ” vacanzieri” del primo turno, e anche un parziale contributo di elettori grillini che pure c’è stato, visto che Parisi ha preso 26.000 voti in più al secondo turno.
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Fabrizio De Pasquale Consigliere Comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.