Milano 25 Giugno – L’altro ieri la Gran Bretagna ha votato per uscire dall’Unione Europea. Le borse sono crollate, l’economia ha rabbrividito ed i profeti di sventura sono usciti dalle tane per prevedere la fine del mondo. Io vorrei solo puntualizzare alcuni fatti, con una piccola postilla di partenza: Sala stai sereno, nessuno che abbia conosciuto il Paradiso fiscale Britannico morirà dalla voglia di trasferirsi nell’Inferno Italiano, con Dublino a due passi.
- E’ la fine della civiltà. No, per quanto possiamo vedere non ci sono astronavi aliene che bombardano il Campidoglio (a Washington). Non sta finendo il Mondo. Si sta riassestando. E le Borse salgono e scendono di continuo.
- L’Inghilterra è economicamente finita. La Borsa di Milano ha perso il 12, Londra il 3 e qualcosa. Non credo che le promesse paradisiache del Leave siano vere, ma nemmeno le profezie di morte e rovina del Remain. Tutto questo basandomi su una piccola cosa chiamata realtà. Primo, oggi l’Inghilterra è nello stesso posto di prima, in Europa. Ci vorranno anni di negoziati per uscire. In questi anni ci sarà incertezza, è vero. Ma se posso spostare i capitali con due click, perchè dovrei preoccuparmene oggi? I mercati sono emotivi, ma non stupidi. Passata la botta ne riparleremo.
- L’Inghilterra è un peso morto di cui ci siamo liberati. Evviva, mai più barconi in arrivo con Gallesi da sfamare! Ah, no, aspetta…
- Scozia ed Irlanda del Nord sono pronte ad andarsene. Scindiamo i problemi. La Scozia sta cercando un pretesto per la rivincita, dopo il Referendum perso. È assai improbabile che lo ottengano, a meno che questo non faccia parte di un complesso scambio di favori con la UE, che avrebbe comunque il piccolo dettaglio di dover concedere pesantissime contropartite. Cosa piuttosto improbabile. In Irlanda del Nord, invece, non sta partendo nessuna secessione, semplicemente anche oggi lo Sinn Fein ha chiesto quello che chiede da sempre. La riunificazione. Toh, che novità.
- Se ci fosse stata un’Europa dei popoli, e non dei banchieri, l’Inghilterra sarebbe rimasta. L’Europa dei popoli è quella cosa contro cui si è battuta ferocemente Margarete Thatcher. L’Inghilterra non voleva più integrazione. Non voleva una moneta diversa. Un potere diverso. Non voleva proprio alcun potere al di sopra della Regina, in quel posto dove tradizionalmente dovrebbe trovarsi solo Dio. Questo hanno detto i lavoratori dell’Inghilterra industriale. Toglietevi dai piedi, per l’amor di Dio, come fece Cromwell col Parlamento. È un tradizione Britennica, vedete. Se qualcuno si alza al di sopra di dove loro pensano che il Re debba stare, rotolano le teste.
- I vecchi hanno votato per il futuro dei giovani. Questi numeri, secondo cui i giovani volevano a valanga il Remain, al contrario degli anziani, viene direttamente da Yougov, quella agenzia di sondaggi strasicura che oggi avremmo celebrato ancora il Remain. Voi, però, fidatevi, mi raccomando!
- Cameron è un incompetente, il Referendum non andava fatto. L’argomentazione è bellissima. Siccome il premier Britannico sapeva che rischiava la sconfitta un Referendum che ha mobilitato l’84% degli elettori, laddove le percentuali di voto sono ben più basse delle nostre, di norma, non andava fatto. Perchè la gente non sa. Non se ne intende. Non capisce. La verità è che qui qualcuno sente la spasmodica mancanza di un dittatore. E proprio non concepisce la libertà. La libertà di un popolo che si è preso il rischio ed ha pagato di tasca sua per averla.
- La Brexit, però, danneggia anche noi. Sottinteso: che cattivi ed egoisti questi Inglesi, che non fanno il nostro bene. Vi capisco, poveri cuccioli, è che la vita è davvero duri e voi dovreste davvero crescere.
- Dovremmo uscire anche noi dall’Europa. Per restare da soli con Grillo e Salvini? Ma anche no. L’Inghilterra non ha bisogno di Maastricht, perchè quei principi sono scolpiti col fuoco nel cuore di ogni vero Inglese. Se uscissimo noi, la nostra economia si suiciderebbe in meno di tre anni, tra redditi i parassitaggio ed altre notevoli iniziative, tipo le piste ciclabili al posto delle autostrade.
- E’ finita l’era della globalizzazione. Questo argomento è come pensare che, poiché la nostra fidanzata ci ha lasciati, lei non avrà mai più un uomo. Sì, può aiutarti a superare la delusione. Ma sappiamo tutti che non sarà così. L’unica cosa finita irrimediabilmente è il romanticismo. Di certo non la globalizzazione.

Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,