Milano 29 Giugno – 1 Luglio Antonio Castrignanò
Antonio Castrignanò, musicista salentino, voce e tamburo de La Notte della Taranta, ha suonato e collaborato con artisti come Stewart Copeland, Mauro Pagani, Giuliano Sangiorgi, Negramaro, The Chieftains, Goran Bregovic, Ballakè Sissoko, Ludovico Einaudi, Marcan Dede…. Esibendosi su palchi e festival di grande prestigio internazionale è divenuto negli anni uno dei personaggi simbolo della riscoperta tradizione musicale del Salento.
2 Luglio Reininger & Brown
Blaine Reininger e Steven Brown sono l’anima pulsante nonché i fondatori dei mitici TUXEDOMOON, band della scena post-punk, new-wave e pop alternativa americana. Questi due fenomenali musicisti polistrumentisti hanno da poco rilasciato il loro nuovo disco “Monte Albàn” progetto per piano e violino che è un vero e proprio viaggio musicale che spazia da musiche composte per balletti e opere teatrali a colonne sonore per film.
8 Luglio GoGo Penguin
Il trio piano-basso-batteria di Manchester (Chris Illingworth, Nick Blacka e Rob Turne) propone un jazz moderno e contaminato da ritmi tipici della musica elettronica. Il sound dei GoGo Penguin infatti attinge da molti settori della musica elettronica contemporanea. È stato descritto come “elettronica acustica”, un termine che riassume perfettamente il loro modus operandi. “Molti dei pezzi di questo album sono iniziati come composizioni elettroniche che ho creato con sequencer come Logic o Ableton”, dice il batterista Turner, “li ho poi proposti alla band trovando il modo di riprodurli acusticamente”. Le influenze apparentemente disparate di elettronica, jazz e musica classica nel DNA musicale dei GoGo Penguin risaltano in un suono immediatamente riconoscibile e convincente. Man Made Object è il loro ultimo lavoro uscito lo scorso febbraio 2016.
9 Luglio Hot Sardines
Prendete una sessione di ottoni dai grandi polmoni, aggiungete uno strato di sezione ritmica guidata da un piano virtuoso stile Fats Waller, e legate il tutto con una magnetica frontwoman la cui voce riporta ad un’altra epoca, e si hanno le Hot Sardines, un suono newyorkese (con ballerino di tip tap annesso), che è stato definito “Un live costantemente elettrizzante” (PopMatters).
Il suono delle Sardines rimanda alla Parigi del periodo della Guerra passando per New Orleans – o viceversa – ed è immerso nel tipo di musica cara a Louis Armstrong, Django Reinhardt e Waller. Una musica che riflette una filosofia che attinge a piene mani dal jazz, Dixieland e Tin Pan Alley, non semplicemente celebrativa, ma attuale e coinvolgente.
15 Luglio Moh! Kouyate
L’identità musicale di Moh! Kouyaté è un intreccio vorticoso di musica tradizionale e pop/rock. Combinando il tradizionale genere Mandingo alla chitarra rock, la musica di Moh! ha temi forti, e parla di felicità, del dramma della vita, dell’esilio, delle incertezze di tutti i giorni della sua Guinea, dove si convive tra lotta e speranza. Moh! esprime la propria visione della vita: la perseveranza, la pazienza e la motivazione sono le chiavi per emergere. E Moh! Lo fa benissimo, con la sua musica.
16 Luglio Baba Sissoko & Antonello Salis
Baba Sissoko > tamani, n’goni, voce
Antonello Salis > pianoforte, fisarmonica, tastiere
Inedito, tellurico incontro fra due musicisti tra i più effervescenti della scena jazz internazionale, per un concerto “senza reti”, dove ritmi tradizionali africani e improvvisazione jazz si fondono in uno spettacolo pirotecnico e pieno di energia creativa. Baba Sissoko, africano del Mali, è discendente da una grande famiglia di Griot, figure erranti che detengono e tramandano il sapere.
Sissoko divide questo progetto con il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, in un incontro nel quale ognuno di loro cerca di riallacciare i legami con le radici della musica afroamericana, riattivando una serie di cortocircuiti storico musicali. La presenza di Salis non è assolutamente eccentrica, dal momento che il pianista sardo – che com’è noto suona ad orecchio – è per molti versi il più “fisico” ed africano dei jazzisti italiani e sa muoversi con eccezionale creatività sui sentieri delle improvvisazioni più ardite.
22 Luglio “OoopopoiooO” Vincenzo Vasi & Valeria Sturba
Dopo due anni di intensa attività e più di settanta date in Italia, Europa e Americhe, esce finalmente il primo lavoro discografico del duo OoopopoiooO, progetto di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, musicisti tra i più interessanti nel panorama italiano odierno. Il loro lavoro vede come protagonista il theremin (strumento del quale sono entrambi virtuosi e massimi esponenti), e si pone a cavallo tra pop e sperimentazione sonora, incrociando spesso universi artistici “lontani.
23 Luglio Socalled
Socalled (all’anagrafe Josh Dolgin; Ottawa) è un rapper e produttore discografico canadese, divenuto un’icona oltre-oceano soprattutto per l’originalità della sua musica, una mescolanza di ritmi hip hop, klezmer ed altri stili musicali come il Drum’n’Bass sino ad arrivare alla musica folk. Di origini ebraiche-ucraine, oltre ad aver pubblicato tre album al 2006, ha lavorato proficuamente con artisti di fama internazionale come C-Rayz Walz, Chilly Gonzales e Sophie Solomon.
29 Luglio The Excitements
Tra tutte le band portabandiera del risveglio del Soul e dell’ R’n’B in Europa, pochi senza dubbio hanno l’energia e l’autenticità sia sul palco che su disco di The Excitements. Eredi spirituali dell’era degli “Shouters spensierati” e dei cantastorie del Deep Soul, la band di Barcellona ha registrato una serie cospicua di 45 giri e LP, a cui hanno fatto seguito lunghi tour per tutta l’Europa di grandissimo successo!
30 Luglio Luca Gemma
Luca Gemma, cantante, autore e musicista. Vive a Milano.Ha iniziato negli anni 90 cantando e suonando nei Rossomaltese, una band folk-rock fondata con Pacifico e molto conosciuta nel circuito indipendente. Cinque album all’attivo (l’ultimo “Blue Songs” in inglese, una novità per lui…) e oltre 350 concerti all’attivo in Italia, Francia, Asutralia… comprese le aperture dei tour di Caetano Veloso, Tito Puente e Billy Bragg.
5 Agosto Mauro Ottolini Trio Campato in Aria
Con Mauro Ottolini – trombone; Daniele Richiedei – violino; Titti Castrini – fisarmonica
Ottolini, Richiedei e Castrini, con raffinata operazione jazzistica, ci accompagnano verso nuovi fronti, affiancando la rilettura di un ricercato repertorio tradizionale (Europa, Sud-America, Stati Uniti) alla composizione di brani originali, lasciando sempre grande spazio all’interplay e all’improvvisazione, singola e collettiva. Il trio è sulla scena dal giugno 2011 ed è già stato ospite di importanti rassegne e festival con entusiastiche reazioni di pubblico e di critica, per la travolgente energia e per l’originalità del progetto.
6 Agosto Zenophilia
Piero Bittolo Bon sax alto, flauto basso
Filippo Vignato trombone
Zeno De Rossi batteria
Una formazione non convenzionale ridotta all’osso, dal suono tagliente come una lama di coltello ed essenziale come un aforisma Zen: Zenophilia è il nuovo progetto del batterista Zeno De Rossi in trio con Piero Bittolo Bon alle ance e il giovane trombonista Filippo Vignato. Echi di ritmi second- line, suggestioni r n’b, marce sghembe e improvvisazioni oblique disegnano il suono del trio, una band adatta a qualsiasi situazione che predilige suonare in acustico a stretto contatto con il pubblico. “Immaginate Rahsaan Roland Kirk che si unisce alla banda di John Philip Sousa completamente ubriaca durante la sfilata del Mardi Gras a New Orleans. Ecco, immaginate tutto questo e togliete tutto il superfluo.”
19 Agosto The Kalweit Project
The Kalweit Project è il nuovo progetto di Georgeanne Kalweit, voce dei Delta V dal 2001 al 2004. Formatosi nell’aprile 2015 con la collaborazione di tre musicisti della provincia di Lecce, il progetto è un’evoluzione del precedente “Kalweit and the Spokes” nel quale la cantante e pittrice statunitense incontrava il sound della batteria di Mauro Sansone e la chitarra di Giovanni Calella. La ricerca del suono e la sperimentazione che strizza l’occhio all’elettronica sono alla base di questa nuova avventura che Georgeanne intraprende con Mattia Marino alla batteria, Pierluigi Papadia alla chitarra e cori, e Giammarco Magno al basso, organo, elettronica e cori.
20 Agosto Isaya
Definite le due «Calamity Jane» dei nostri giorni, le «pistolere» francesi Isaya, le gemelle Caroline e Jessica, originarie di Aix-en-Provence, sprizzano una straordinaria energia sonora. E con lo sguardo rivolto oltreoceano, in particolare verso la Louisiana, propongono un folk sciamanico sul filo di una vocalità che, senza mai passare inosservata, tiene in equilibrio bluegrass e soul, Johnny Cash e Janis Joplin, The Doors e le colonne sonore dei film di Quentin Tarantino, una delle loro grandi passioni. Le due gemelle sembrano, quindi, guardarci dall’alto di un pagliaio in una città fantasma della profonda America che si potrebbe tranquillamente chiamare Brocéliande. Debuttanti con la Emi a soli sedici anni, il primo album del duo Isaya risale al 2013 e s’intitola Dead or Alive, I’ll Get You Back, disco composto da otto pezzi inediti con cui le due giovani artiste si sono poste all’attenzione della stampa e dell’industria come un duo da tenere assolutamente d’occhio anche nei prossimi anni.
26 Agosto Wallis Bird
La giovane artista irlandese Wallis Bird segna un’altra svolta nella sua carriera, costruita con caparbietà e pochi compromessi nonostante un terribile incidente con un tosaerba alla mano che ha caratterizzato il suo originale e virtuoso modo di suonare la chitarra. Selvaggia, imprevedibile e contraddittoria, Wallis Bird è musicista portatrice di una energia talmente pura e viscerale che potrebbe far ripartire un’intera economia.
27 Agosto Dominic Miller
Dominic Miller è uno dei chitarristi più importanti e apprezzati della scena internazionale. A partire dai primi anni ’80 è stato uno dei più ricercati session men, e l’elenco degli artisti con cui ha lavorato è impressionante, a partire dai Chieftains fino ad arrivare a Tina Turner. La sua carriera ha avuto una svolta cruciale nel 1991 quando STING lo chiamò per The Soul Cages; da allora Dominic è stato coinvolto in tutti gli album dell’ex Police ed ha suonato live con lui in più di mille occasioni. Tant’è che STING lo ha definito come “la mia mano destra e la mia mano sinistra, mani che danno vita a tutto quello che le mie goffe dita non sanno suonare”.
Informazioni:
Tutti i concerti si svolgono alle 21.00 nel Giardino della Triennale di Milano
INGRESSO LIBERO
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