Milano 1 Luglio – Dopo essere andato in periferia a far capire chiaramente agli abitanti del Giambellino che la loro funzione sociale è solo quella di fare da sfondo, perché di certo lui non aveva intenzione di interagirci, Sala ha lanciato il suo piano maternità. Siccome quest’anno va di moda, ha lanciato il reddito di maternità. Ne dà conto in un articolo Repubblica, di cui riportiamo uno stralcio:
E poi un’altra promessa della campagna elettorale: il reddito di maternità, che verrà introdotto in modo strutturale dal 1 gennaio 2017, ma anche un gesto simbolico come il pacco dono che tutti i nuovi nati milanesi riceveranno. Anche in questo caso, la partenza è stata immediata. “Dal primo gennaio 2017 le neo mamme e le famiglie dove nascerà un bambino avranno una card dove verrà caricata una somma di 150 euro al mese per due anni – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, che ha presentato ai colleghi un’informativa con le linee guida – Servirà per acquistare beni di prima necessità oppure il servizio di una tata fornita dal sistema del terzo settore”. Le famiglie che riceveranno la card potranno comprare i prodotti necessari in una serie di negozi presenti nell’elenco fornito dal Comune. La soglia di reddito Isee per accedere è di 20 mila euro. In attesa che parta il reddito di maternità vero e proprio, da settembre a dicembre, “ci sarà la possibilità di avere buoni spesa – ha aggiunto Majorino – per acquistare beni in un paniere identificato dal Comune per un massimo di 300 euro”.
I fondi necessari, 2 milioni di euro, vengono spostati da un capitolo di spesa all’altro all’interno dell’assessorato alle Politiche sociali, “grazie a un controllo della spesa efficace fatto in questi anni”. Sempre da gennaio del prossimo anno i neonati residenti a Milano – senza distinzioni di reddito delle famiglie – avranno anche in dono un pacco di benvenuto con beni di prima necessità. Un’altra emergenza che il sindaco e la giunta dovranno affrontare già in questi giorni.
Ora, vorrei attrarre la vostra attenzione su questi numeri: 150 euro al mese, in una card, da usare sui prodotti che dicono loro e nei negozi che dicono loro. Io ci avrei aggiunto anche gli orari, il segno zodiacale dei commessi che possono servirli e, cosa più importanti, la prova del voto al Pd da allegare. No, seriamente, altra burocrazia da aggiungere non ne avevamo? Questa è la solita catena infernale con cui la sinistra ti vincola. Partono da un bisogno, tipo la maternità, poi selezionano i negozi amici, i fornitori amici ed i controlli necessari. A quel punto sei inserito in un giro in cui i danari di tutti finiscono centrifugati ed estratti da sapienti barman. Metto due milioni di soldi dei contribuenti che finiranno nelle tasche di chi voglio io. Ovviamente, e non potrebbe essere diversamente, senza appalto. Non sia mai che Cantone si faccia gli affari nostri. Questi sistemi sovietici hanno sempre funzionato così bene, cosa potrà andare male stavolta?
Ah, vi prego, notate il pacco di benvenuto ai bambini. Ormai trattano i nostri figli come profughi. E li abituano subito ai pacchi, così quando glieli rifileranno da adulti non se ne avranno a male.
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