Sala conosce le periferie come noi conosciamo i conti di Expo

Attualità Milano

Milano 1 Luglio – Dunque, ieri il nostro amatissimo Sindaco, così amato da avere la preferenza di ben il 20% dei Milanesi, è andato a portare il verbo del rinnovamento nelle periferie. Qualche maligno ha notato che il posto scelto, la Casa Verde al Giambellino, sa tanto di una provocazione priva di stile. Là, infatti, era stato contestato dagli antagonisti. E là è tornato dopo la vittoria a ridere in faccia alla contestazione, dietro un muro di polizia. Dettagli, la signorilità nella vittoria è cosa di pochi. In ogni caso, come riporta il Corriere nella sua edizione online, ci ha deliziati con queste parole:

«Subito i fondi per le periferie», è l’impegno di Beppe Sala dal Giambellino. Nella casetta verde di via Odazio, al centro polifunzionale «Elio Pianezzola» il sindaco ha riunito giovedì la sua prima giunta. «Qui c’è già un piano e ci sono già i fondi, subito cercheremo anche quelli per le altre zone, il mio impegno a non lasciare sfitti gli alloggi popolari del Comune entro due anni, come annunciato in campagna elettorale, non è uno scherzo: entro l’estate troveremo i fondi per tutte le periferie, ci stiamo già lavorando con l’assessore al Bilancio Tasca», ha detto il sindaco. Sulle occupazioni Sala ha ammesso: «É un tema complesso, bisogna valutare caso per caso, ma se gli appartamenti vengono assegnati, non vengono occupati: questo teniamolo presente». La scelta di tenere la prima giunta in periferia «è tutto meno che una sceneggiata, vedrete a breve quello che faremo per le periferie»: ha detto Sala rispondendo idealmente alle parole del governatore lombardo Roberto Maroni riportate dalle agenzie. «La sfida a Maroni è su questo tema, anche le case popolari della Regione dovranno essere assegnate. Milano non può continuare ad avere una macchia non di immagine, ma di vita vera. La prossima volta troveremo il modo di fare un incontro con la Regione in periferia».

Ora, la sede della Regione mi risulta essere in zona Stazione Centrale, non esattamente in Piazza della Scala. Ma sopratutto, nelle periferie, la maggioranza della Regione ci è stata eccome. Quindi qualcosa ne sa. La prima cosa che sa è che l’equazione “se assegno le case queste non vengono occupate” è una balla colossale. I ladri di case esistono. Lo vada a chiedere, se mai gli capiterà l’occasione, a quegli anziani che non escono per paura di non avere una casa in cui rientrare. Che ci siano problemi di assegnazione delle case è verissimo. Che MM, e non Aler, li abbia identici alla Regione, se non peggio in molti casi è un fatto. Ovviamente, però, in pieno stile PD l’importante è scaricare la colpa. Quanto poi ai fondi siamo alla commedia dell’arte. I soldi non ci sono. Non ci sono mai stati. E mai ci saranno, perchè il sistema che sta stritolando la Lombardia li ha sempre tenuti sott’occhio per risanare le realtà tipo Roma. Questo i cittadini lo sanno. Ed attendono smentita nei fatti. Se Sala conoscesse le periferie lo saprebbe. Ma non è questo il caso.

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