Milano 8 Luglio – Angelo Mandelli assiste alla trasmissione “Forte e chiaro” e, non condividendo le giustificazioni sulle occupazioni abusive avvallate dall’amministrazione, fa le seguenti osservazioni:
“Qualche giorno fa una tv locale ha trasmesso una intervista agli occupanti abusivi dello stabile di via Oglio, che si rifanno al collettivo “aldo dice 26 per uno” (spero di aver imbroccato il nome). La trasmissione di fatto era un grande spot per l’illegalità, dove la pratica della occupazione abusiva veniva sbandierata e propagandata in flagranza di reato, senza nemmeno un contraddittorio.
Fra le persone presenti nello stabile occupato e intervistate dalla TV, c’era anche l’avvocato del collettivo, un certo Brambilla Alessandro Pisoni che, oltre ad essere avvocato e fiancheggiatore degli abusivi, si è dichiarato anche membro della commissione comunale per l’assegnazione degli alloggi nelle case popolari.
Ora, che un avvocato difenda della gente che commette reati, passi, ma che sia anche membro di una commissione istituzionale è veramente troppo! Beninteso un avvocato può anche difendere dei delinquenti (anche Al Capone aveva degli avvocati), ma, a mio avviso, non può difendere il delitto in sè , cioè il reato di occupazione abusiva di per se stesso, esaltandolo come cosa buona e giusta.
Ma c’è di peggio. Gli intervistati asserivano che in certi casi erano gli incaricati istituzionali (consiglieri di zona, consiglieri comunali, addetti ai servizi sociali) ad indirizzare i cittadini con problemi abitativi ad occupare abusivamente
Mi auguro che qualcuno della magistratura milanese indaghi su queste cose scandalose. Ma ho i miei dubbi. Oggi tutti parlano di legalità e onestà, ma solo a senso unico.
A parte l’illegalità evidente della occupazione abusiva, ci sono anche queste considerazioni da fare:
- Chi decide quali case occupare e quali non occupare?
- Come fanno questi occupanti a conoscere lo stato reale delle case che occupano (se sono piene o vuote, o fallimenti o non fallimenti)? Chi dà loro informazioni in merito? Se qualcuno conosce queste informazioni (che dovrebbero rimanere riservate) è giusto che le divulghi a fini criminali?
- Chi gestisce le graduatorie-ombra degli abusivi? C’è la possibilità di fare ricorso? O è tutto affidato alla “giustizia” di un gruppo, in questo caso di un imprecisato collettivo?
- Alla segreteria dell’ assessorato alla casa del Comune di Milano stamattina mi hanno detto che gli occupanti di via Oglio “provengono tutti dalle liste di attesa per le case comunali”. Ma come fa la segreteria dell’assessore ad avere questa informazione? Ha anche le liste degli occupanti abusivi, per sapere se fanno parte delle liste ufficiali?
- L’ avvocato degli abusivi mi ha detto che l’illegalità è giustificata dallo Stato di necessità. Gli ho risposto che a questo punto lo stato di necessità potrebbe giustificare anche l’espropriazione della sua casa o dei suoi soldi. Perché no?
- Di tutte le 23.000 persone in attesa per alloggi popolari, solo un centinaio è entrato nello stabile di via Oglio. E le altre 29.900? Semplicemente beffati. ” La vera vergogna è che il Comune di Milano non sappia gestire le “necessità” abitative dei milanesi, ma pensi ad altre priorità (Vedasi Rom, profughi ecc. ecc.)
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