Milano 19 Luglio – Nella malaugurata idea aveste quell’urgenza a Milano, trovare un gabinetto pubblico funzionante non è facile. Riferisce Il Giorno “Qualche tempo fa è stato presentato a Milano il primo Toilet Bus in Italia, ovvero un ex autobus Atm riadattato a bagno pubblico itinerante per servire l’utenza di concerti o grandi eventi. Ma al di fuori del toilet bus la situazione dei bagni pubblici nel capoluogo lombardo è tutt’altro che positiva. La città conta, sparse sul territorio, decine di servizi igienici autopulenti a pagamento (di solito 20 centesimi), che quasi sempre hanno l’aspetto di piccole casette verdi; purtroppo questi impianti pagano lo scotto degli anni di servizio che passano e di una scarsa manutenzione generale. Per testare l’efficienza della rete di bagni pubblici automatici abbiamo deciso di mettere alla prova quattro impianti nella zona ovest di Milano. Di questi ne funzionerà a dovere solamente uno, mentre gli altri per vari motivi non saranno nelle condizioni di essere utilizzati.
Il primo bagno che incontriamo è in via Primaticcio, e si presenta molto bene a parte qualche scritta sulle pareti esterne. Questo è un bagno full optional, che può accogliere anche le persone diversamente abili e dotato di spazio fasciatoio. Una volta inseriti i 20 centesimi necessari per l’utilizzo la porta si apre a fatica, lasciando intravedere un ambiente tutto sommato pulito, il problema si presenta quando la porta stessa non riesce a chiudersi, rendendo così impossibile l’utilizzo dell’impianto. Decidiamo allora di spostarci in via Odazio, nel pieno del quartiere popolare Giambellino. Qui il bagno è piccolo, abbastanza pulito ma soprattutto funziona correttamente. Una volta inseriti i 20 centesimi la porta si apre e si chiude senza intoppi e il sistema di ricircolo d’acqua si attiva immediatamente.
Al parco di Trenno è invece tutta un’altra storia, la toilette è stata negli anni vandalizzata più volte: le istruzioni per l’utilizzo, originariamente scritte in quattro lingue, sono ora illeggibili. Ma la situazione peggiore si trova all’apertura della porta: il bagno è davvero sporco, indice del fatto che il sistema di auto pulitura è ormai al capolinea, e il water è staccato per metà dalla parete, con conseguente perdita di acqua e allagamento di tutta la struttura. Non è invece possibile esprimere un’opinione sull’impianto di viale Caterina da Forlì: l’impianto è il più nuovo dei quattro, ma sul monitor non si legge nulla e una volta inserita la moneta (10 centesimi, l’impianto più economico) nulla si muove a parte la nostra moneta, persa per sempre in una toilette che non ci ha neanche aperto la porta.
Manca inoltre una mappatura dei servizi igienici di questo tipo, strumento che sarebbe molto utile anche ai turisti in visita a Milano. Sicuramente però ci sono molti margini di miglioramento: infatti, da un servizio a pagamento, ci si deve aspettare molto di più”.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845