Milano 20 Luglio – Molto scalpore sta destando un video girato con un telefonino dove un addetto al controllo di stazione ATM apostrofa l’ennesimo furbo che scavalca senza pagare.
Il filmato del cittadino indignato si sofferma sull’addetto ATM che da della “merda” a un ragazzo di colore che fa lo gnorri alle sue richieste. Subito tutti i nostri opinionisti del politically correct hanno cominciato a far la morale al lavoratore dell’Azienda Trasporti. E c’è da giurare, conoscendo chi governa Milano, che l’addetto alla stazione andrà incontro a qualche sanzione. A differenza del portoghese che a Milano e in Italia non rischia nulla.
Nessuno degli indignati si è chiesto cosa sia successo prima della reazione dell’uomo in divisa. Nessuno si è posto il problema se il ragazzo fosse uno scavalcatore seriale, se avesse a sua volta irriso o insultato il lavoratore ATM. Nessuno si è chiesto se abbia brandito l’ombrello o se abbia rifiutato di fornire le generalità.
Invece gli opinionisti dei nostri stivali sono tutti a pretendere che gli omini del metrò contestino il mancato pagamento leggendo magari gli articoli della Costituzione! E a denunciare un uomo che ha fatto con coraggio il proprio dovere e poi ha cercato di stanare dal suo muro di gomma lo strafottente viaggiatore a scrocco, italiano o extracomunitario che sia.
A parte le rubriche dei lettori, nessun grande commentatore denuncia invece le decine di migliaia di viaggiatori senza biglietto dei mezzi di superficie e le migliaia di ragazzi di ogni etnia (compresi tanti figli di papà) che scavalcano ogni giorno i tornelli del metro’. Eppure sono degli evasori fiscali, scaricano sui viaggiatori con biglietto o abbonamento il costo del trasporto pubblico. E magari obbligano l’ATM ad aumentare il costo dell’abbonamento ad anziani e studenti.
E sia chiaro che ATM non deve punire questo lavoratore, a cui saremo vicino in tutti i modi.
ATM, che non fa abbastanza per garantire la sicurezza di guidatori e addetti di stazione, non può sanzionare chi si prende la briga di inseguire i viaggiatori abusivi. Altrimenti il messaggio che passa sarà quello di farsi ognuno i c. propri, che è la cosa peggiore.
Piuttosto ATM ci dica che ha denunciato il viaggiatore abusivo per farlo identificare. E ci dica cosa fa per far combattere l’abusivismo e cosa fa per far pagare effettivamente le sanzioni.
Il razzismo con questa storia non c’entra nulla. Deve invece essere chiaro che la strafottenza con cui si violano le regole e gli obblighi della convivenza civile minano le basi della nostra società.
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Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.