Milano 20 Luglio – Ogni giorno – commenta Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia – vengono lanciati appelli da parte dei residenti e commercianti della zona di Porta Venezia in merito alla situazione di emergenza legata ai richiedenti asilo e clandestini che bivaccano nei giardini Montanelli, nelle aiuole di Viale Vittorio Veneto e nelle strade (in particolare in Via Lazzaro Palazzi). 
Nei sopralluoghi che ho fatto in questi giorni ho visto confermata una situazione indegna per una città che vorrebbe essere metropoli internazionale. Centinaia di immigrati stanno sdraiati tutto il giorno, con lenzuoli e persino materassi, ovunque, creando problemi (visto che spesso sono ubriachi) ai residenti e turisti. Una situazione nota da tempo ma che continua a non essere affrontata dalla sinistra. Cambiano i sindaci ma lo spettacolo desolante è sempre sotto gli occhi di tutti. Un quartiere assediato, con i residenti che hanno paura di uscire la sera e i commercianti che segnalano un calo di introiti. La zona sembra un campo di accoglienza a cielo aperto, senza alcun controllo visto che queste persone non sono nemmeno identificate. Gli abitanti del quartiere sono al limite della sopportazione mentre il Sindaco e l’assessore alla sicurezza dormono, sperando che la pressione migratoria possa calare nel tempo. Tutto rinviato a settembre, come se la città potesse permettersi le vacanze della giunta e questi spettacoli indecorosi per tutta l’estate. L’assessore Rozza prefigura “incontri con le comunità somale ed eritree per individuare dei luoghi in cui gli immigrati possano essere ospitati”. 
Nessuna data, nessun progetto, nessuna alternativa a questo degrado. Eppure non sono scene nuove in questo quartiere ma il Comune ogni volta si dimostra impreparato. Il Sindaco Sala si fa le foto sorridente davanti all’hub di Via Sammartini mentre evita di farsi un giro qui o in Stazione Centrale. Non sa proprio come affrontare la situazione né come arginare il degrado che umilia Milano. Auspico che sia convocato un Consiglio Comunale per discutere immediatamente dell’emergenza immigrazione in città.
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