Milano 21 Luglio – C’è un rimpallo di responsabilità sul salvataggio di Berlusconi intervenuto ieri in Senato, quando la Giunta per le Autorizzazioni a Procedere ha negato il permesso di utilizzare le intercettazioni alle Olgettine, fatte dal Presidente, ai giudici di Milano. Il voto è stato segreto. Chiosa così il Corriere della Sera:
L’Aula del Senato ha respinto a votazione segreta, con 120 sì, 130 no e otto astenuti, la relazione della Giunta per le elezioni e le immunità a favore della domanda di autorizzazione all’utilizzazione di intercettazioni telefoniche di Silvio Berlusconi legate alla vicenda delle cosiddette «Olgettine», le ragazze che partecipavano alle cene di Arcore e in alcuni casi erano ospitate in un residence in via Olgettina. L’uso delle telefonate registrate era stato chiesto dai pm di Milano nell’ambito del processo Ruby ter, sulla corruzione dei testimoni nei processi «Ruby» e «Ruby bis». Il clamore in Aula da parte di M5S dopo la votazione ha portato il presidente del Senato, Pietro Grasso, a sospendere la seduta.
«Il Pd con il voto segreto salva Berlusconi e prova a puntellare la sua sempre più scricchiolante maggioranza», ha subito commentato il capogruppo M5S in Senato, Stefano Lucidi. «Un modo subdolo, dando la colpa ad altri come già accaduto in altre occasioni, giocato sulla pelle della giustizia, per provare ad assicurarsi anche un comportamento benevolo da parte dei berlusconiani e del loro potente sistema mediatico nel referendum costituzionale. Il patto del Nazareno è risorto»
In contemporanea su Twitter i senatori Pd si scagliano contro quelli M5s. «Nel voto segreto il Pd vota sì e il M5S salva Berlusconi – scrive Mauro Del Barba -. Ovviamente diranno il contrario non essendoci controprova». «Con voto segreto – scrive Pamela Orrù – M5S salva Berlusconi». Il vicepresidente del gruppo del Pd Stefano Lepri: «I 5 Stelle al Senato fanno i furbi, come sempre. Con il voto segreto salvano Berlusconi e poi dicono che è colpa nostra. Con che faccia…». Franco Mirabelli, capogruppo del Pd in Commissione Antimafia rincara: «Quindi il fronte del no adesso si ritrova su Berlusconi e M5s vota con Forza Italia contro l’uso intercettazioni. Che vergogna!». Francesco Scalia: «I 5 stelle giocano con le istituzioni, in piazza urlano onestà ed in Aula salvano Berlusconi. Meschino il loro tentativo di screditare il Pd, i numeri dell’Aula parlano chiaro». «Sono certo che il gruppo del Pd ha votato compattamente a favore», dichiara il Presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda. «Siamo di fronte ad un episodio analogo a quello del 1993 quando la Lega salvò Bettino Craxi».
Ci sia consentita una sola considerazione. Nel segreto dell’urna, ancora una volta, l’amore ha vinto sull’invidia e sull’odio. Forza Presidente, la notte comincia a rischiararsi. L’alba non può essere lontana se persino i mastini con la bava alla bocca frenano il morso.
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