Milano 22 Luglio – Questo articolo prende le mosse e lo spunto da un articolo speculare apparso sul magazine stradeonline, il cui contenuto era essenzialmente il suo esatto contrario. Ovvero, perché non abbia più senso essere liberali. Il presupposto dell’autore era che, siccome oggi tutti si dicono liberali, ormai la parola stessa ha perso di senso. O meglio, che visto che nei liberali ci rientra pure Salvini, dirsi liberali è perfettamente inutile. Ecco, io, personalmente, insieme a tanti amici, penso che non vi sia mai stato, nella lunga storia dell’umanità, un momento tanto importante in cui essere, dirsi ed agire da autentici liberali.
Il liberale autentico è colui che, Fedele alle radici ed alle origini, agisce contro il tiranno e la tirannia. Di più. È colui che agisce contro la tirannia in nome di valori eterni, non negoziabili ed attinenti alla natura più vera, profonda ed autentica dell’essere umano. Una natura razionale, storica, in continua evoluzione ma che parte dall’eterno ed all’eterno ritorna. Quando i liberali si ribellarono contro Re Giorgio lo fecero per una tassa ridicola. Il governo di Sua Maestà faceva pagare ai coloni un tot sul tè che essi potevano acquistare solo dalla corona. Mentre il caffè andava venduto interamente alla madre patria. Era un questione che poteva essere gestita e mediata. Si poteva evitare la guerra. Ma c’era un principio di fondo che non ammetteva mediazione. Ed i patrioti americani del Boston Tea Party, guardando i loro figli, si domandarono se, rinunciando a quel principio avrebbero potuto dir loro di aver fatto tutto ciò che era loro dovere fare per proteggere il loro futuro. E si resero conto che, senza libertà, la risposta sarebbe stata no.
Lo stesso concetto è riecheggiato due notti fa nella convention Repubblicana mentre Ted Cruz ricordava un poliziotto morto nel proteggere una manifestazione di afro americani, ucciso da un killer nero. Prima di uscire di casa chiese a sua figlia: e se questa fosse l’ultima volta che mi abbracci? Cruz ribalta la domanda: se questa fosse l’ultima volta che vediamo i nostri figli potremmo dire loro che abbiamo fatto tutto il nostro dovere? Il nostro dovere di preservare la natura umana, libera dalle catene dello Stato, dai lacci del politicamente corretto e dalla macchia del politicamente corrotto? Solo se rispondiamo sì possiamo dirci autenticamente liberali. Ed autenticamente liberali significa essere conservatori socialmente, liberisti economicamente e reazionari nei valori più veri.
Non esiste l’uomo libero, se non esiste l’uomo. Oggi la nuova tirannia consiste nel dire che la natura umana è una menzogna. Ma se non esiste l’Uomo, la sua libertà non ha radici. È ciò che non ha radici muore. Infatti dopo aver scardinato e divelto le fondamenta, il tiranno impone di venerare la Bestia, il Leviatano, lo Stato di Ingiustizia permanente dove tutti sono uguali, ma nessuno è davvero uguale. Dove il cittadino torna suddito di una fitta rete di falsi diritti e veri soprusi, eternamente libero di essere schiavo ed eternamente schiavo di una falsa libertà che lo garantisce da torti immaginari, ma lo lascia vulnerabile a reali vessazioni. Fisco, arbitrio penale, gogna mediatica. Tutti strumenti della nuova inquisizione che ha svuotato le chiese da Dio, ma ha riempito le piazze di patiboli. Essere liberali significa essere uomini liberi che difendono la libertà dell’uomo.
Non sono astrazioni. Sono uomini e donne. È Rete Liberale, che in un moto d’orgoglio ha sfidato la piazza di Roma, dicendo che è meglio morire politicamente per ciò che è giusto che vivere per ciò che conviene.
È Stefano Parisi, che sfida gli apparati e l’immagine logora di un partito in nome di quel l’ideale sommamente giusto che è la Rivoluzione Liberale. Eternamente incompiuta ed eternamente agognata. In piccolo siamo noi che scriviamo su questo foglio elettronico, senza arrenderci nella denuncia, senza compiacerci nel degrado, senza cedere alla disperazione. Sicuri che le nostre parole vi arrivino amiche nella difficoltà, forti nello sconforto e sempre vere ed autentiche nella militanza quotidiana. Noi siamo uomini e donne liberi. Noi siamo liberali. Esistiamo e resistiamo. Sicuri che se l’ora è la più buia è solo perché manca poco all’alba.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,