Sala da Renzi con il cappello in mano

Milano

Milano 24 Luglio – Sala come Arlecchino, una pezza per ogni stagione. Stavolta, a giudicare dall’insistenza con cui chiede soldi a Palazzo Chigi, le pezze stanno proprio sotto l’osso sacro. Cinquanta milioni per non far fallire la città metropolitana. Questo racconta il Corriere della Sera:

Missione romana per il sindaco Beppe Sala. Al centro del vertice con il governo: i conti della Città metropolitana. «La Ferrari senza il pieno» (citazione del predecessore Giuliano Pisapia) sembra non volerne sapere di iniziare a correre. E lotta con le difficoltà economiche. Questa volta l’allarme suona sul bilancio di previsione 2016: tempi risicati per approvarlo (31 luglio) e risorse non sufficienti a chiuderlo in equilibrio. Il rosso sulla parte corrente ammonta a 50 milioni di euro. Dopo un estenuante lavoro sulle cifre. Fino a poche settimane fa il disavanzo segnava infatti meno 90 milioni. A Palazzo Isimbardi si è seguito il mantra dell’ex mr Expo: «Prima facciamo tutto quanto possiamo fare, soltanto poi si chiede aiuto». Valorizzazione degli attivi degli esercizi precedenti, riordino dei mutui, uso dei fondi regionali: ogni leva è stata usata per ridurre il buco. Ora solo il governo — questa la richiesta della delegazione milanese — può intervenire per risolvere la situazione. Da lunedì un tavolo tecnico a Roma proverà a individuare la via d’uscita.

Suona vagamente beffardo il prosieguo, visto che si parla di attrarre investimenti nel contesto di una realtà prossima al fallimento:

All’incontro con Claudio De Vincenti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, si è parlato anche del «Patto per Milano» preannunciato da Sala e dal premier Matteo Renzi. Il lavoro di definizione dei contenuti (dalla Brexit alle metropolitane) è iniziato ieri ed entrerà nel vivo settimana prossima. Sulla possibilità di attrarre agenzie europee e investimenti in fuga da Londra, il sindaco ha spiegato: «Stiamo lavorando. Dedicheremo anche le prime settimane di agosto a questo».

 In sostanza, alla bisogna, da Arlecchino può trasformarsi in Pulcinella per nascondere segreti che ormai tutti sanno. Non c’è dubbio, Sala è particolarmente eclettico. E se fossimo a Zelig il suo ruolo sarebbe indispensabile.

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